Inserire nella buona scuola uno spazio per i sentimenti. Con un titolo che richiama alla mente il celebre romanzo di Gustave Flaubert, la deputata Giuseppina Castiello ha presentato una proposta di legge per introdurre l’insegnamento dell’educazione emotivo-sentimentale nei programmi scolastici.
(laporzione.it)
Scuola: proposta di legge per insegnare l’educazione sentimentale e il rispetto tra sessi. Obiettivo del testo, assegnato alla commissione Cultura della Camera, è “educare i giovani alla complementarità tra uomo e donna e alla valorizzazione di un rapporto umano e rispettoso tra i sessi”. A imperare oggi, si legge nella premessa che fa da cornice all’articolato, sono dei modelli culturali “veicolati dai mezzi di informazione e di comunicazione, che offrono ai giovani stereotipi negativi che comportano una iper sessualizzazione precoce. Sesso e pornografia – osserva la deputata di Forza Italia – hanno invaso la vita di bambini e di adolescenti influenzando la loro cultura e i loro comportamenti”.
Un’”erotizzazione precoce e martellante”, veicolata dalla “moda e dall’immagine corporea”, condiziona ragazzi e ragazze ad assorbire “una concezione del sesso come merce” e la “seduttività” è “qualcosa da esibire come un manifesto”. Le più esposte, secondo Castiello, sembrano essere le femmine. I media “diffondono alle nostre figlie l’immagine diragazze sexy, dive e ‘mangiatrici’ di uomini, imponendo il modello di una donna contraffatta e irreale, ridotta di fatto, in modo più o meno esplicito, a un oggetto sessuale”.
Cercare di resistere a questo modello è vissuto e visto dai coetanei più allineati al “mainstream”, quasi come una “deviazione” al punto che, nota ancora Castiello, il “rischio è di essere “fuori moda” e quindi emarginata dalla società”. Ci si vergogna “di mostrare la propria personalità e perfino il proprio vero volto, tanto che la chirurgia plastica è non a caso sempre più diffusa tra le adolescenti”.
Disordini del comportamento alimentare, bassa autostima e depressione sono tutte conseguenze patologiche, dell’”erotizzazione precoce”. Violenza e bullismo sono altre facce di un fenomeno complesso, sul quale l’educazione sessuale, in quanto “educazione alla salute” non riesce a incidere “non contemplando nella stessa misura sia la sfera fisica che quella emotiva del rapporto tra i sessi”.
La soluzione suggerita nella pdl è quella di ridare “consapevolezza dell’importanza che i sentimenti hanno nel rapporto tra gli esseri umani” introducendoli nei programmi di studio, con l’ausilio di un “comitato tecnico-scientifico”, chiamato a “elaborare linee guida per la realizzazione di sussidi didattici e di campagne informative sui contenuti dell’insegnamento destinati ai giovani”. (ADNKRONOS)