Saranno molte le scuole che sabato mattina rimarranno chiuse per lo sciopero nazionale unitario del personale della scuola promosso dai sindacati ANIEF, USI, SISA, LISA, SCUOLA ATHENA e CONITP, a cui si è aggiunta la GILDA degli insegnanti che ha deciso di protestare lo stesso giorno: migliaia di docenti e unità di personale Ata si asterranno dal lavoro per l’intera giornata del 3 marzo contro una serie di ingiustizie lavorative che continuano a perpetrarsi nei loro confronti.
Lo sciopero nazionale riguarda sia il personale di ruolo sia quello precario. Incroceranno le braccia, insieme, per opporsi al blocco degli stipendi e del contratto, alla cassa integrazione e ai licenziamenti in arrivo per il personale in esubero, alla mancata stabilizzazione di lavoratori che da anni assolvono il loro compito senza alcun tipo di garanzia, alla nuova riforma delle pensioni che cambia le regole in corsa, al blocco della mobilità per il personale neo-immesso in ruolo.
“A questo punto il Governo – ha detto il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – deve capire che soltanto ponendo fine alla stagione dei tagli, tornando ad investire nella cultura e nel personale, promuovendone la professionalità, si può puntare a far ripartire il Paese: prima della religione dei mercati finanziari bisogna avere fede e scommettere sul diritto del lavoro e sulla giusta retribuzione”.