Per tutti gli infortuni che possono capitare ai bambini a scuola, non solo all’interno ma anche fuori dall’edificio, lo Stato è responsabile. Questo è quanto si evince dalla sentenza della Cassazione che ha respinto il ricorso del ministero della Pubblica Istruzione e di una scuola elementare di Cerveteri, citati in giudizio dai genitori di una bambina per un episodio del 1995.
Appena scesa dallo scuolabus, la bambina era caduta da un muretto che delimitava l’area adibita a locale caldaia, riportando la frattura della tibia.
I genitori avevano sporto denuncia contro la scuola e i giudici avevano ritenuto istituto e ministero responsabili dei danni, condannandoli a risarcire la famiglia.
Anche la Suprema Corte, nella sentenza depositata tre giorni fa, conferma la responsabilità di scuola e ministero: «la scuola e’ tenuta a predisporre tutti gli accorgimenti all’uopo necessari anche al fine di evitare che l’allievo procuri danno a se stesso, sia all’interno dell’edificio che nelle pertinenze scolastiche di cui abbia a qualsiasi titolo la custodia, messe a disposizione per l’esecuzione della propria prestazione».
Tra le “pertinenze” figura anche il cortile antistante l’edificio dove sia consentito il transito e lo stazionamento degli alunni, in particolare nel percorso per raggiungere le mura scolastiche.