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“Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia – GFL Step 2

Creato il 05 maggio 2010 da Sulromanzo

“Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia – GFL Step 2Di Morgan Palmas
Scusa ma ti voglio sposare scusa ma ti voglio sposare scusa ma ti voglio sposare, ho cercato di ripeterlo qualche giorno addietro nella mia testa, provando a desumere significati nascosti, che non ci sono.
Sono giunto a pag.280 dell’ultimo libro di Moccia, sorridendo. Sorrido perché quanto più lo leggo, tanto più comprendo la ragione della moda che si è creato attorno al “moccianesimo”. La storia narrata assume le tinte di un osso per cani, intrattenimento puro. Non c’è complessità, c’è qualche complicazione semmai, ma non certo complessità. Chi legge “Scusa ma ti voglio sposare” è intrattenuto grazie a una trama semplice e che scorre veloce.
Quando iniziai il romanzo ero convinto dell’idea di distruggerlo pagina a pagina, provando a mettere in crisi la struttura narrativa. Mi sono accorto che non è possibile o forse non ho la forza di limitarmi a ciò. Vorrei – se siete d’accordo – allargare la visuale, andando oltre la narrazione, ponendovi alcune domande?
a) È “Scusa ma ti voglio sposare” paraletteratura? Se sì, quindi letteratura consumistica, che cosa dobbiamo desumere pensando che sono centinaia di migliaia di giovanissimi?b) Qual è la posizione “etica” di Rizzoli? Pubblico ‘sta roba per finanziare altri titoli di più alta qualità ma meno commercializzabili? È lecita tale logica se si va oltre il discorso di fatturati?
Proviamo a riflettere sulle domande, credo che potrebbero uscirne ottime riflessioni. Prossimo step del libro fino a pagina 425.
“Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia – GFL Step 2


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