Pellicola scorrevole e divertente, Scusate se esisto! presenta una trama (eccessivamente) stratificata, che accompagna degnamente e tratta con semplicità un tema delicato come il ruolo della donna all’interno del mondo del lavoro. Peccato che a volte il film di Riccardo Milani scada nella prevedibilità e nell’estremismo macchiettistico.
Serena è un architetto di fama internazionale, che però ha nostalgia dell’Italia. Totalmente in controtendenza rispetto all’emigrazione da parte dei giovani italiani, Serena torna a Roma e si arrabatta con tre lavori al di sotto delle sue capacità e competenze. Un bando di riqualificazione di una periferia romana, le permette di proporre un progetto rivoluzionario, ma a causa di un’incomprensione viene scambiata per un uomo. Serena allora sfrutterà l’occasione per farsi assumere, spacciandosi per la segretaria del famoso architetto Bruno Serena.
Pregi e difetti si compensano nell’ultimo film diretto da Riccardo Milani Scusate se esisto!. Difatti se da una parte osserviamo una pregnante e ironica interpretazione di Paola Cortellesi (che si trova a suo agio nel ruolo della donna realizzata, determinata e gustosamente fuori ruolo) e la buona caratterizzazione di Raoul Bova dell’uomo ideale per una donna (sensibile, avvenente e garbato, ma omosessuale), di contro la prevedibilità è dietro l’angolo. E l’esempio più lampante è l’estremizzazione farsesca delle figure omosessuali, che si alternano all’interno della casa di Francesco, un’esuberanza di contorno che fatica a produrre risate genuine. Per il resto il film si sorregge su una vicenda principale, nella quale vediamo l’architetto Serena di ritorno in Italia che si spaccia per un uomo per ottenere un bando di riqualificazione dal comune di Roma, e sottotrame di differente rilevanza. Difatti osserviamo l’ironico rapporto tra Serena e la sua famiglia, l’omosessualità di Francesco e la difficile ammissione al figlio e lo sviluppo dell’amicizia tra la protagonista e il collega Pietro. Tuttavia come se non bastasse se ne aprono molte altre, decisamente più marginali, delle toccate e fuga, che vanno ad allargare ulteriormente il tema del lavoro e dei suoi ruoli prestabiliti.
Insomma si ha a che fare con una pellicola che (a tratti) convince, diverte e fa anche riflettere. Il suo maggior pregio è l’essere attinente alla realtà e affrontare ogni tematica con il sorriso sulle labbra, evitando forzature e moralismi fuori luogo. Come anticipato c’è qualche eccesso di confidenza, ma nel complesso Scusate se esisto! è un film gradevole, ben costruito e che, fortunatamente, si discosta dalle recenti prove della commedia italiana. E questo, molto probabilmente, grazie alla presenza di Ivan Cotroneo (alla sceneggiatura) che permette alla pellicola di Milani, che non aveva brillato nel genere con il precedente Benvenuto Presidente!, di essere un prodotto apprezzabile e godibile. Fortunatamente!
Uscita al cinema: 20 novembre 2014
Voto: ***