Se a Udine un enorme gatto nero vi attraversa la strada ...

Creato il 30 maggio 2010 da Dejavu
E' INUTILE CHE VI TOCCHIATE LE PALLE!
Anzi! Mani sempre sul volante e occhio alla strada perchè quella che vedete è solo una sagoma per dare la precedenza agli anziani affinchè attraversino con calma sulle strisce pedonali. L'idea appartiene al fotografo udinese Gianfranco Angelico Benvenuto che l'ha pensata, non senza una certa genialità, come una provocazione per sensibilizzare chi guida verso le esigenze deambulatorie dei cittadini più maturi. Ancora però non ho capito se la trovata porterà più sfiga agli automobilisti o ai pedoni. Resta anche il dubbio se funzionerà con chi non è superstizioso o i gatti si diverte proprio a centrarli in pieno e con chi penserà che c'entri un aperitivo di troppo perchè non è possibile che esista veramente il gatto con gli stivali che gli sta sfilando davanti.
Sempre per smentire un'altra errata convinzione sulle città di provincia - ossia che da noi non esista il traffico congestionante - vi dirò che pure qui c'è stato un vertiginoso aumento delle due e quattroruote negli ultimi lustri.
E la situazione dei pedoni è sempre più tragica!
Non mancano alla fauna urbana parcheggiatori cafoni di Suv che scambiano il marciapiede per la vetrina di un autosalone e ciclisti che appena esci sul marciapiede ti inforcano sul cestino del gatto e ti trasportano per un chilometro a cavalcioni come fossi la loro fidanzata perchè ancora non hanno capito che ormai da quindici anni a questa parte la striscia che corre parallela al ciglio stradale è destinata a loro e non alle gare dei go kart.
Ma il vero "spasso" è quando dal marciapiedi uno ci deve scendere. Cerchi di misurare a occhio le fessure tra le auto parcheggiateci sopra, tiri in dentro la pancia trattenendo il respiro per assottigliarti, ti strusci tra cofano e bagagliaio alzando le braccia in aria e fai di tutto per non uscirne fuori con una sgommata di qualcosa sulla camicia. D'un tratto, mentre ce la stai per fare, senti un ... wwrrooooaamm e ti piglia un colpo. Il tubo di scappamento dell'auto che ti dà il sedere ha appena scoreggiato e tu giri dolcemente la testa verso l'abitacolo per capire che cacchio di intenzioni ha l'autista che ha messo in moto all'improvviso. Lui ti guarda dallo specchietto retrovisore con un cipiglio tra il frettoloso e l'incazzato e mentre tu abbozzi un sorriso stentoreo da deficiente, emette un altro wrooammm facendoti desiderare di possedere anche solo per un istante i magnifici poteri di Wonder Woman!
Ma dato che non sei lei e nemmeno lo sfigatissimo Ralph Supermaxieroe, la fine di Renato Pozzetto nella famosissima scena di "Culo e Camicia" potrebbe essere dietro la portiera. O meglio, il bagagliaio ... Ti potrebbero anche interessare:

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