L’umidità presente alla base muraria non è sempre conseguenza della risalita, anzi, non lo è quasi mai. Molto spesso è dovuta a fenomeni condensativi più o meno complessi che si instaurano in questa particolare zona della muratura.
Studi condotti in Gran Bretagna nell’arco di vent’anni dal centro di ricerche inglese BRE (Building Research Establishment), hanno evidenziato che la risalita era presente solo nel 5% dei casi esaminati, mentre i fenomeni condensativi erano ben quattro volte più frequenti, raggiungendo il 20%.
La base muraria è sempre un ponte termico naturale ed ineliminabile, dovuto al contatto col terreno più freddo. Oltre alla dispersione di calore per conduzione, si instaurano dei fenomeni convettivi circolatori, che tendono a mantenere più bassa la temperatura della base muraria rispetto alla sua parte in elevazione. Le irregolarità di forma come gli angoli, o la presenza di materiali più compatti e disperdenti come i blocchi di pietra o il calcestruzzo, tendono ad aggravare ulteriormente la situazione, rendendo la parte bassa dei muri, il punto dove i fenomeni condensativi sono più probabili. Le superfici fredde favoriscono la formazione di muffe e condense, soprattutto quando l’aria interna ha un elevato valore di Umidità Relativa. Nelle case fredde e umide è frequente che la base muraria sia interessata da muffe e condense, ma questo non ha nulla relazione con il fenomeno della risalita.
Come facciamo a capire che l’umidità del muro è di risalita?
Quasi sempre ce lo dice la muffa, proprio perché si tratta di un’attività biologica che predilige acqua più pura e leggermente acida, come appunto quella condensativa, mentre l’umidità di risalita porta sempre con se dei sali che la disturbano o che ne inibiscono la formazione. La risalita forma in superficie una soluzione satura di sali minerali, con prevalenza di solfati, nitrati e cloruri, che non è compatibile con le formazioni biologiche. Infatti i nitrati ed i cloruri vengono abbondantemente impiegati nella conservazione dei salumi e degli alimenti in generale essendo antibatterici naturali, inoltre le muffe domestiche generalmente non colonizzano sui solfati. In altri casi, piuttosto rari in realtà, la muffa può essere la conseguenza di infiltrazioni di acqua meteorica o di danni agli impianti, cioè di acqua con contenuto di sali molto basso o nullo.
Come posso distinguere la muffa in casa dai sali?
Le muffe domestiche sono quasi sempre nere o scure, e più raramente anche verdi e marroni. I sali presenti sulle superfici sotto forma di efflorescenza sono prevalentemente bianchi, sotto forma di polvere aderente, di lanugine o di filamenti.
Rarissimo esempio di presenza simultanea di muffe e di sali sulla stessa parete. Le due manifestazioni si sono formate in tempi successivi e per cause diverse non collegate fra loro.
Umidità, muffe e condense in casa
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