La frase di Laurent Viérin che invita la maggioranza a eleggere il Presidente del Consiglio “se ci riesce“, chiarisce abbastanza bene quali potrebbero essere gli obiettivi dell’UVP. Quel “se ci riesce” è sintomatico e tradotto vuol dire che non ci riuscirà. Che la maggioranza con solo il PD, con tanto di spada di Damocle su due teste su tre, non potrà governare senza l’incubo dei franchi tiratori. Allora a che gioco gioca il partito progressista? In Giunta non ci vuole andare perché non vuole tradire i suoi elettori, ma in Comune fa gli accordi con l’UV, tanto la stragrande maggioranza del suo elettorato è di altri comuni (ecco i niveaux différents!). Il logoramento degli altri rafforza l’UVP che aspetta il 28 febbraio la sentenza del Tribunale. Prende tempo, la crisi in atto è il suo jolly. Un piatto da consumare freddo. I bollenti spiriti non hanno giovato. E punta alle elezioni anticipate.