Una bella riflessione di Claudio Marcelli su Internazionale approfondisce quanto e’ accaduto ieri al funerale di Dalla e pone la domanda che da’ il titolo a questo post.
Alcune brevissime riflessioni: quando sei un personaggio pubblico e’ complicato gestire la vita privata. Ma non scambiamo la riservatezza con il nasconderla. Non mi piace la folla di perbenisti che si e’ affrettata a dare definizioni “soft” del rapporto tra Dalla e il compagno, per primo Casini. Meglio tacere. In ultimo, ieri in Chiesa mente Marco Alemanno leggeva si e’ consumata un’enorme ipocrisia. Marco leggeva in mezzo ai sacerdoti, un’intera piazza lo ascoltava commossa. La parola amore non e’ mai stata nominata ma c’era ed era il titolo di quanto stava accadendo. Non definizione, ma sostanza. Ora io chiedo a tutti voi se questo e’ normale. Se in questo Paese basti non dire. Questo spazio che insiste, tra parole che definiscono e cose che accadono e’ quello spazio che ci ostiniamo a voler riempire. E’ fatto della nostra felicita’ piena, delle nostre vite vissute come quelle di tutti. Ora io vi chiedo: perche’ vi ostinate a negarcelo?