E’ ormai prassi consolidata nel campionato italiano gridare allo scandalo, alla congiura quando la Juventus beneficia di “favori” arbitrali.
Perché è così che sono definiti gli errori (si presume la buona fede) in favore della squadra bianconera. Indice di un timore reverenziale (ci piace chiamarlo così) che accompagna i direttori di gara ad ogni partita della Signora. Quel timore che molto probabilmente ha condizionato l’arbitro Guida quando, al 93’ di Juventus – Genoa, ha negato un rigore in favore della Juventus. Granqvist interviene in area di rigore colpendo il pallone prima con il piede e poi con la mano. L’ arbitro giudica il tocco involontario e non fischia il rigore, nonostante il giudice di linea fosse di diverso avviso. “Non me la sono sentita di darlo”, questo ciò che Guida avrebbe riferito in risposta alle accuse di un Conte che, imbufalito urla: “vergogna!!!”.
La successiva affermazione di Conte in conferenza stampa: “ se fosse successo a Bonucci”, ci porta inevitabilmente a riflettere.
Cosa sarebbe successo a parti invertite!?!?!? La risposta la sappiamo tutti.
Per un criterio di obiettività sportiva, perché in Italia siamo tutti uomini di sport, sarebbe giusta la squalifica di Conte e Chiellini per condotta aggressiva, e per la caduta di stile che questa comporta, per il cattivo esempio di cui nuovamente il calcio si rende promotore.
Ma proprio perché siamo uomini di sport, rigore o non rigore, un’affermazione del genere: “non me la sono sentita” da parte di un direttore di gara è del tutto inaccettabile!!!