Un bel giorno di novembre
con le stanze tutte sgombre
si chiamò la fattucchiera
che arrivò con un pera.
“Io di nascita son pisana
e mi mangio una banana
mentre tolgo da sott’occhio
gli spaghetti col malocchio.
Se la peste ti affliggesse
io ad un chiodo la appendesse
Se il problema fosse il corno
io comincerei a girare intorno
Se il peso tanto è
io ti spremo e più non c’è.
Se il lavoro non arriva
lui dei soldi ti depriva.
Il mio botto io farò
e il malocchio toglierò.
Dammi i soldi tanti tanti
e domani sarai avanti”
Lesta andò la fattucchiera
sotto il dente la sua pera.
La storiella è terminata
la fortuna è ritornata.