T.A. si e' finto addetto di Microsoft per contattare sulla chat Messenger ragazzine alle quali diceva che avevano violato le regole del sistema e di doverle segnalare al tribunale dei minori perche' c'era una denuncia; poi si fingeva il denunciante e prometteva di ritirare l'esposto se avessero consentito a farsi riprendere nude e compiere atti sessuali davanti a webcam.
L'indagine ha mostrato che l'uomo ha contattato circa 4mila minorenni e che ben 80 sono cascate nel tranello in due anni.
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