Ma cosa sta quindi alla base della moderna barbarie bioetica, sociale e culturale che dalla Gran Bretagna invade il mondo? Nient’altro che la cosiddetta Riforma protestante. È proprio -come spiega Amato e riprende il vescovo- con i principi luterani della Sola Gratia, Sola Fide e Sola Scriptura che s’insinua «il germe di quel soffocante individualismo che sarà destinato a caratterizzare in particolare la società inglese». Quello stesso germe che, espansosi a macchia d’olio, avvelena oggi tutta la civiltà occidentale.
È al protestantesimo che bisogna guardare se si cerca il responsabile «della frattura insanabile tra fede e ragione», della deificazione della ragione che «ha relegato la fede negli angoli angusti della propria coscienza» e condannato l’uomo alla solitudine di un rapporto personale con Dio, «estraniandolo dalla dimensione comunitaria e [...] salvifica della Chiesa». E ancora, è stata la dottrina di Lutero a relativizzare la verità e «impedendo alla fede di diventare cultura» consegnandola a chi «detiene il potere ideologico o politico».
È da questo insieme, che nasce l’attuale crisi dell’uomo moderno, di cui Amato trova il perfetto paradigma nella Gran Bretagna, spiegando come e perché proprio questa, sia diventata il caso più limpido dove «i frutti velenosi della Riforma» hanno cancellato Dio «dall’attuale orizzonte culturale». L’opera, infatti, non limita sé stessa «ad una denuncia intellettuale», ma offre prove tangibili e quotidiane di quanto porta a tesi ed è per questo che, conclude mons. Negri, «merita certamente di essere letta».