The Roommate(USA 2011)
Regia: Christian E. Christiansen
Cast: Leighton Meester, Minka Kelly, Cam Gigandet, Alyson Michalka, Danneel Harris, Billy Zane, Nina Dobrev, Katerina Graham, Matt Lanter
Genere: teen thriller
Se ti piace guarda anche: La mia peggiore amica, Swimfan, New Best Friend, Paura - Fear, Attrazione fatale
(in Italia doveva uscire in questo periodo, poi è stato rinviato a data da destinarsi, probabilmente arriverà in estate)
Trama semiseriaSara arriva all’università di
Los Angeles per studiare una materia seria: moda. Come compagna di stanza si becca una tizia che si chiama Rebecca e che si rivelerà peggio di
Rebecca Black. Siete terrorizzati? Io sì, peccato che si rivelerà anche la solita storia della psicopatica stalker già vista più e più volte. Un film da evitare, dunque? Assolutamente no: le protagoniste (ma anche i personaggi minori) sono delle sgnacchere, c’è un bacio lesbo e delle tipe si menano sotto la doccia!
Recensione cannibaleVorreste avere una compagna di stanza come
Leighton Meester? Io personalmente sì, molto volentieri. Però attenti, perché la cosa potrebbe ritorcervisi contro.È quanto capita alla protagonista di questo The Roommate, thrillerino guardabile ma anche piuttosto stupidotto che ci presenta una vicenda dagli spunti potenzialmente molto interessanti. Una tizia che da bambina ha perso l’amata sorellina si ritrova al college con una compagna di stanza che è in pratica la sua copia sputata; le due attrici Minka Kelly e
Leighton Meester si assomigliano parecchio e come conseguenza logica sono entrambe delle gran gnocche. La compagna di stanza sviluppa per lei un’ossessionante ossessione ossessiva, del tipo che si incazza se rientra tardi la sera insieme a un ragazzo e del tipo che cerca di fare fuori ogni altra persona che cerca di entrare in contatto con lei. Cose normali di questo tipo, insomma, per una psicopatica che ci tira fuori dal cilindro qualche bel momento di sana cattiveria, come staccare il piercing dalla pancia di
Alyson Michalka (hurrah!). Il rapporto malato che la tipa fuori di testa instaura con la sua compagna di stanza potrebbe giocare con il tema del doppio, tanto che le premesse ci potrebbero far immaginare una versione collegiale (anzi "
Colegiala") de
Il cigno nero - Black Swan, o perlomeno potrebbe essere un thrillerone bello teso. E invece non succede niente
di tutto questo.Gli spunti iniziali vengono infatti subito bruciati, per giocare con tutti i cliché che da Attrazione fatale in avanti si sono già stancamente ripetuti più volte. Si sarebbe potuto giocare molto di più sulla somiglianza tra le protagoniste, oppure su una possibile attrazione saffica, e invece l’unico momento “scandaloso” della pellicola è un bacio lesbo, ma non è detto che sia proprio tra loro due…
Il cast di The Roommate (suggerimento per il titolo italiano: Quella zoccola della mia compagna di stanza) è quanto di più telefilmico ci possa essere: Leighton Meester è la perfida Blair Waldorf di
Gossip Girl, qui virata in versione psycho bitch, e nei panni della stronza se la cava sempre più che bene. La ragazza che finisce vittima delle sue maniacali attenzioni è
Minka Kelly, la bonazza della serie Friday Night Lights recentemente vista anche in
Parenthood. Ci sono anche
Danneel Harris di One Tree Hill e quella puttanella di
Alyson Michalka di
Hellcats (che come detto sopra subisce la punizione che si merita) e in piccoli, piccolissimi ruoli compaiono poi da
The Vampire Diaries Nina Dobrev e Katerina Graham; e sempre a proposito di vampiri c’è pure
Cam Gigandet (il cattivone del primo Twilight qui in versione buona). D’ordinanza e telefilmica persino la soundtrack, con la musica giusta dei gruppi giusti (Temper Trap, Empire of the Sun, K’naan) al momento giusto: tutto molto cool, quindi, ma nulla più.
E inzomma un teen thriller che purtroppo non vira mai verso il teen horror, né ha lampi di tensione particolari. Le psicologie dei personaggi sono costruite in maniera troppo superficiale, con una psicopatica che agisce “senza motivo”, ma non un “senza motivo” geniale come in
Rubber. Per fare i fighi hanno inserito nel film una mostra di
Richard Prince, l’artista visivo famoso per le sue infermiere inquietanti (anche usate nell’artwork di “Sonic Nurse” dei Sonic Youth), peccato che si siano poi dimenticati di inserire ad esempio una scena con la nostra psycho bitch protagonista vestita da infermierina sexy. Ma si può? Se si fossero spesi non dico tanto, ma 10 minuti in più a pensare alla sceneggiatura, ci saremmo trovati di fronte a qualcosa di interessante e coinvolgente, magari non da farcela fare adesso nei pantaloni, però almeno in grado di garantirci qualche brividino sulle braccia. Così resta giusto una pellicola guardabile più che altro per la gradevolezza della confezione e, soprattutto, delle due protagoniste.
E comunque, nonostante tutto quello che possa combinare in questo film, nonostante la follia, le manie da stalker, nonostante persino i piccoli omicidi tra amici, io una compagna di stanza come Leighton Meester me la terrei comunque.
(voto 6)