Se le oasi del libro si mettono in cammino

Creato il 02 agosto 2013 da Paciampi
Tre storie raccontate sulla Repubblica di ieri da Elena Stancanelli, tre storie che non sono solo di amore per i libri, di più, sono l'amore per i libri che si mette in movimento per portare i libri dove i libri non arrivano.
La prima. Filippo Nicosia, che con mille euro ha comprato un vecchio furgone e li ha caricati di libri con cui andrà in giro per la Sicilia, ogni giorno un luogo, una piazza, un'occasione di incontro. Con la consapevolezza che i libri non sono articoli in vendita come gli altri. Con questa consapevolezza e l'orgoglio: "Venderò solo libri che mi piacciono, e saprò raccontarli meglio". (per seguire la sua avventura c'è anche un blog)
La seconda. Davide Ruffinengo, un altro libraio itinerante, e prima di tutto un "personal reader", espressione che mi era ignota, ma che, a ben considerare, richiama ciò che ogni autentico libraio dovrebbe fare: suggerire, consigliare, porgere il libro giusto per ognuno. Anche lui si è messo per strada. Se Filippo ha chiamato il suo progetto Pianissimo, il suo è una citazione: Il libraio suona sempre due volte.
La terza. Valentina Rizzi, che con il finanziamento di un bando della creatività si è comprato un Ape e ne ha fatto una libreria itinerante, a caccia dei propri lettori. Un'altra book car, ora le chiamano così: e mi piacciono.
Cronache dal paese della desertificazione culturale. Sorpresa: le oasi ci sono ancora. Anzi: le oasi non stanno più ferme.

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