Grazia dell’attenzione
Grazia dell’attenzione
In un’ipotetica scrittura della Sposa, le parole nudità e apparenza sembrano contrapporsi. Apparenza, è un aspetto di superficie. La nudità è qualcosa di fondo, un’espressione di verità che viene da un meandro non casuale e diventa etica. In certi casi bellezza. La sposa quindi incarna un’apparenza di superficie e insieme profonda nudità. La Sposa di Duchamp non ha un corpo ma è un motore, un generatore di energie fantastiche sulla base di una simbologia che si lega alla nudità di funzione fisiologica, sposa, in quanto entità muliebre a non altro preposta. Lo stesso Duchamp parla di fisica e metafisica amorosa dell’essere sposa riversa nell’apparenza di uno o più simboli femminili. Ed è come se attraverso questa immagine Duchamp dettasse la voce surreale della cattura, una sorta di raziocinio sciolto un “automatismo psichico puro (…) in assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di là di ogni precauzione…
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