Era il 7 novembre 2007. Andai a trovare Ettore Scola a casa sua per un colloquio da pubblicare poi sul giornale. Ho ritrovato l'audio a distanza di dieci anni. Rimasto inedito per buona parte. Scola parla di "Brutti sporchi e cattivi", di diseredati, della sua infanzia, di Roma, delle borgate, di Pasolini. Ma parla anche del cinema italiano, del pessimismo della mancanza di coraggio e del fatto che non c'è più poesia nelle nostre vite. E alla fine dice che bisognerebbe "Fondare un neoidealismo italiano". E aggiunge: "Se non ami il tuo paese non ami nessuno". La pubblico qui in forma integrale. Oggi è un documento, credo, prezioso.