piove fuori, e penso alla manifestazione.
leggo la lettera di una cara amica e un pezzettino ve la copio qui perchè leggere le sue parole stamani mi ha scaldato il cuore, ho pensato che “se c’è ancora un po’ di verità c’è speranza” come Benni fa dire a Lee nel suo monologo di pazzo sapiente.
scrive la mia amica:
Ho pensato che oggi in Italia non ci è sufficiente puttanificare il nostro presente e pure il nostro futuro per chissà quante generazioni. No, ora ci mettiamo anche a riscrivere il nostro passato. Così domani scenderò in piazza per me, che sono ben diversa dal circo disgustoso di nani&ballerine. E scenderò in piazza per le donne di domani che voglio siano diverse dal prototipo della zoccola che il nano impone come modello di riferimento. E mai avrei creduto di scendere in piazza anche per le donne di ieri per evitare che le loro lotte e sacrifici siano banalizzati, mistificati e “riscritti” da gente che prima di parlare di femminismo dovrebbe almeno la decenza di sciacquarsi la bocca. Veramente, se non ora, quando?io spero che mi perdonerà per averle rubato le parole, ma non sarei mai riuscita a trovarne di migliori.
ieri a radio tre ha chiamato una signora, diceva di aver fatto le lotte degli anni settanta per i diritti delle donne e si era chiesta “ma davvero è il femminismo che ha portato a questo?” e, per cercare di capire, raccontava di essersi messa a frugare nel suo passato di ragazza e di aver trovato questo slogan:
“né puttane né madonne, semplicemente solo donne”.
io voglio andarci così oggi alla manifestazione.
appuntamento per tutte le lucchesi e tutti i lucchesi alle tre e mezzo in piazza santa maria.