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Se Palermo crolla la Provincia brucia, in Sicilia è emergenza metaforica

Creato il 23 febbraio 2014 da Stupefatti
Se Palermo crolla la Provincia brucia, in Sicilia è emergenza metaforica
Se Palermo crolla, Bagheria brucia. Se in città crollano palazzine alla Vucciria, tetti a scuola, altre palazzine al Capo, in provincia sono le fiamme a donare tante di quelle perle metaforiche che - boh - sembrano fatte apposta per l’autore bieco e metaforico. Ecco la scena. Nel pomeriggio di giovedì 20 febbraio i carabinieri irrompono al cimitero di Bagheria e trovano da una parte alcuni dipendenti comunali – me li immagino con una tanica di benzina in mano – e dall’altra parte un grande e soprattutto macabro falò. I carabinieri si strofinano gli occhi. Non ci possono credere. Quelli con la tanica di benzina hanno dato fuoco a una catasta di casse da morto con dentro scheletri o cadaveri ancora integri. C’è un fumo allucinante e una puzza orrenda, Bagheria come Auschwitz porca miseria. Indagati i responsabili (di "vilipendio, soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e gestione incontrollata di rifiuti speciali"), mentre la notizia rimbalza sui giornali online locali a quelli regionali fino tam-tam-tam alle testate nazionalii. E a Bagheria è il delirio. Il sindaco imbarazzatissimo per il colpo mortale inferto all’immagine della “Città delle Ville”, i commentatori su Facebook indignati e – come sempre - generalmente qualunquisti, i cittadini di Bagheria in piena Psicosi-Caro-Estinto. In centinaia si recano infatti presso il cimitero, chiedendo notizie dei propri cari. C’è più il mio morto? Me l’avete bruciato il mio morto? Il Comune corre ai ripari e istituisce un numero verde per l’occasione. Cominciano intanto a circolare tante di quelle leggende metropolitane che l’autore bieco e metaforico sta riempiendo – con l’acquolina in bocca - pagine su pagine su pagine di block notes. La più gustosa quella che narra di un elicottero che si è fatto un sacco di viaggi da e verso Bagheria per calare dall’alto nel cimitero di Bagheria un sacco di casse da morto provenienti da chissà dove, così da non fare notare ai parenti dei defunti l’incendio dei loro caro e la sua rocambolesca sostituzione con un altro misterioso defunto. Ma c’è di più. Spunta la mafia. Vedi te che non doveva c’entrare pure la mafia. Dai giornali trapela la notizia che le indagini passano in mano alla Procura Antimafia e che l’operazione dei carabinieri è stata doverosamente “imbeccata” dalle dichiarazioni del nuovo pentito di Bagheria, Sergio Flamia, che ha cominciato a spiegare ai magistrati come e quanto la mafia facesse Grandi Affari Al Cimitero, soprattutto riguardo al business delle estumulazioni e robe altrettanto macabre e altrettanto redditizie. Flamia spiega i retroscena di un vecchio attentato all’Agenzia di Pompe Funebri Mineo e praticamente dice che ci sono un sacco di interessi in ballo e i mafiosi ci tengono molto, ma davvero molto. Che poi - tanto per far confermare il fatto che il nostro territorio è un posto tranquillissimo e irreprensibile - è bene ricordare che il pentimento di Flamia è legato a un altro gran brutto affare a base di cadaveri bruciati. La storia risale al maggio 2013, dopo l’ennesima Grande Operazione Antimafia – l’Operazione Argo - che come sempre azzera il mandamento mafioso, disarticola i vertici, infligge un colpo mortale a Cosa Nostra, manda in carcere per qualche anno qualche decina di persone, fa lavorare tanto e nonsicapiscequantovolentieri i giornalisti locali e regionali e indica il nuovo spietato capomafia della zona che tutto vede e tutto controlla, capomafia che di solito è un vecchietto della zona molto conosciuto e rispettato, parente in paese praticamente di chiunque, per tutti “un grande lavoratore”. L’operazione Argo manda in carcere una ventina di persone, tra cui Sergio Flamia e poi un certo Carbone di Casteldaccia, che in quattro e quattr’otto decide di collaborare con la giustizia - più o meno nello stesso periodo del pentimento di Flamia - e dare subito prova di quanto devono fidarsi di lui perche lui Le Cose Le Sa. Dice infatti all’orecchio degli investigatori: “Ragà, vi do una chicca. Ci sono due cadaveri carbonizzati, in una campagna di Casteldaccia (vicino Bagheria ndr). Sono due narcotrafficanti. Un giro di droga che da Bagheria va a finire in Canada e ritorno. Si chiamano Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel e sono portoghesi. E vi dico pure chi sono gli assassini. Sono i fratelli Scaduto, di Bagheria”. Sergio Flamia si pentirà nel novembre successivo, perchè - per chissà quali dinamiche litigiose-mafiose - ha paura di essere ammazzato pure lui, in altre parole teme di finire pure lui carbonizzato e buttato in qualche campagna di Casteldaccia. Il tutto avviene in un territorio in cui il Fuoco e le Fiamme sono simbolo di un sacco di cose a partire dalle festività pseudo-religiose – il falò di San Giuseppe (W San Giuseppe!) in occasione dei soliti rituali di morte e rinascita, caos e cosmos, ciclicità contadina di un tempo che non esiste più – fino ad arrivare agli incendi intimidatori, i portoncini bruciati, le insegne dei negozi bruciati, le macchine bruciate, che sono nient’altro che strumenti di una vera e propria comunicazione politica in cui il potere in ballo è spietato e crudele, immorale ed anarchico che manco nei peggiori incubi di Pasolini,  un potere soprattutto inquinato e intossicato dal fumo orrendo e mefitico - una puzza allucinante - il fumo orrendo e mefitico delle macchine bruciate, dei portoncini bruciati, delle insegne dei negozi bruciati, dei cadaveri bruciati e delle bare accatastate e date alla fiamme per fare soldi e più soldi e ancora soldi e ancora ancora più soldi. 
Note1) Notizia ulteriore che non sono riuscito a infilare. Giorni fa a Ficarazzi, sempre vicino a Bagheria, un magazzino è andato a fuoco. Dentro hanno trovato un uomo carbonizzato. Non è esclusa l’ipotesi-suicidio. La notizia su Repubblica Palermo.2) Un'altra! Operaio Coinres cerca di darsi fuoco davanti al Comune di Bagheria (La Voce di Bagheria). 3) In un post del genere va allegato la scena del cimitero del Borghese Piccolo Piccolo di Monicelli (al minuto 1.10.00). La scena in sè è fantastica, dissacrante come mai avevo visto nulla del genere, ma il film non guardatelo per favore. O se lo guardate, poi non venite a lamentarvi con me. Ho visto film di tutti tipi, ma qualcosa di così disperato e nichilista mai. 4) La cosa di San Giuseppe l'ho mezza copiata da un post su Facebook di un ragazzo di Bagheria (Antonio T. Tox). Questo il post integrale, che comunque - detto en passant - è letteratura fino al midollo: "Bagheria, 60 mila abitanti circa, territorio devoto a San Giuseppe, cui è dedicata la festa del paese celebrata tuttavia durante l'estate. Tra le ricorrenze vi è la sfilata dei carretti, i consueti fuochi d'artificio e la vampa di San Giuseppe. Le vampe sono veri e propri falò, che un tempo venivano realizzati con tutto ciò che era possibile raccogliere per essere bruciato. All'inizio si raccoglieva la legna, poi i vecchi mobili, poi tutto ciò che non serviva. Quando gli abitanti del luogo finirono di bruciare tutto lo spazio, cominciarono a bruciare anche il tempo. All'epoca d'oro, quando il territorio era caratterizzato dai giardini e dai limoneti, cominciarono a bruciare il futuro, poi passarono a bruciare il presente ed è notizia recente che si sia cominciato a bruciare anche il passato. Bagheria, dove l'ovvio e' utopia".5) Tutti i link sull'evento del cimitero di Bagheria. Lancio notizia (Bagheria News). Lancio notizia (La Voce di Bagheria). Il video dei carabinieri (La Voce di Bagheria). Tam tam fino alla Rai (Rai.it). Comunicato sindaco di Bagheria (Bagheria News). Trovato busto cadavere, l'inchiesta passa alla Dda (La Voce di Bagheria). Comunicato M5S Bagheria (Il Grillo Di Bagheria). Centinaia di persone al cimitero per verificare se i loro cari sono al loro posto (La Voce di Bagheria). Oggi cimitero affollatissimo e tutti a controllare e chiedere spiegazioni (Bagheria News). Tanti comunicati per la vicenda (Bagheria News). L'ombra della mafia (LiveSicilia). Cimitero, spunta la mafia (Ansa). Attivato numero verde (La Voce di Bagheria). Cosa Nostra al cimitero di Bagheria (Resapubblica). 6) La notizia sull'intimidazione all'Agenzia di Pompe Funebri Mineo (Bagheria News). Altre notizie su fuoco e intimidazioni qui e quiquiqui e qui e qui. 6) Tutti i link su Operazione Argo ed eventi successivi. Azzerato il mandamento di Bagheria (Antimafia 2000). Argo, le intercettazioni (YouTube). Due cadaveri carbonizzati a Casteldaccia (Live Sicilia). Trovate le pistole (Live Sicilia). Arrestati fratelli Scaduto, video (Si24). Corpi carbonizzati, c'è un pentito (Blog Sicilia). Il pentito Carbone è la fonte (Live Sicilia). Ricostruzione equilibri mafiosi in provincia (Live Sicilia). Si pente Flamia (Narcomafie). Flamia nuovo pentito (Live Sicilia) Storia di Bartolone e Flamia (Live Sicilia). Flamia rivela trent'anni di storia mafiosa e si autoaccusa di 40 omicidi (Bagheria News). Rivelazioni Flamia su Provenzano a Bagheria (Bagheria News). Parla Flamia. L'interrogatorio integrale (Bagheria News). Chiusa l'inchiesta per i due narcotrafficanti. Non certa l'identità di una vittima (La Voce di Bagheria). Moskalenko aveva chiesto armi a Ramon Fernandez (Bagheria News). Partito direttamente da Rizzuto l'ordine di uccidere i due (Bagheria News). La dinastia Rizzuto in Canada (M News).

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