ieri sera mi hanno ridato il computer, ovvero quel che ne resta: l'involucro esteriore, per sintetizzare. una volta tanto non mi preoccupa la perdita dei dati, perchè prima di partire per il Portogallo mi ero salvata tutto e le poche cose recenti che mi sono sfuggite in fondo non erano così importanti. il problema è che sono spariti tutti i miei programmi storici e il tecnico mi ha cambiato sistema operativo, per cui è molto probabile che quando domani cercherò di installarli di nuovo, mi faranno una bella pernacchia, che già 9-10 anni fa mi dissero di provarci, ma che non c'era la garanzia che girassero. sì, lo so, sono obsoleta. però se una cosa funziona e funziona bene, perchè dovrei cambiarla? per esempio, per la gestione delle immagini ho sempre usato un programmino omaggio (tant'è vero che è in versione ridotta) proprio perchè detesto fotosìop e le volte che ho tentato di affrontarlo è finita a male parole. insomma, il succo della questione è che nemmeno oggi posso fare il post che volevo, e quanto a domani... boh? la cosa che mi ha portato a un passo dal taglio delle vene però è un'altra. tra i programmi e i dati persi ci sono iTunes e tutte le canzoni che conteneva, ma l'eventualità che mi si cancellassero non mi preoccupava perchè avevo tutto sull'iPod. bene, è schiattato pure quello. funzionava benissimo due sere fa, poi l'ho spento e ieri non c'è stato verso di riaccenderlo. il fatto è che i dati non li puoi maneggiare, non li puoi tenere in mano o guardare; sono qualcosa di intangibile che richiede fede e che comunque ti possono tradire da un momento all'altro senza che tu possa prevenire o rimediare il disastro. e così non posso fare a meno di pensare ai miei vinili e ai miei CD che posso ascoltare ogni volta che voglio, e non sono mai stata così contenta di essere tornata alla fotografia analogica.
Magazine Diario personale
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