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Se Portofino fosse più autentica…sarebbe una piccola Plockton

Creato il 27 luglio 2013 da Aloccic1

La giornata trascorsa a Plockton, piccolo borgo non lontano dall’isola di Skye, credo non la dimentichero’ facilmente. Penso di essermi innamorata della Scozia oggi. Dopo una colazione gioviale e conviviale con Mrs Joyce, zaini in spalla, raggiungiamo la stazione dove ci attende il treno che ci portera’ a Plockton. Avevamo scelto di fare base in questo paese di 400 anime, con palme e porto, quando abbiamo progettato il viaggio in macchina. Ora Plockton diventa la meta di un giorno dove ritrovare e vivere attrazioni. Quello che abbiamo letto e che ci conferma Mrs Joyce e’ che questo paesino e’ molto caratteristico e visitato anche perche’ vi e’ stato girato un serial famoso e che il viaggio in treno e’ spettacolare.
Lo ammetto: il viaggio in treno e’ spettacolare! Durante le due ore che trascorriamo sui binari, tutti i viaggiatori hanno il viso rivolto fuori dal finestrino. Si passa da un paesaggio marino ad uno campestre, da questo ad uno alpino. Laghi, pascoli, boschi, vegetazione fitta e rigogliosa: uno spettacolo. Gli occhi sono rapiti dall’incanto e l’armonia che di svela a noi. Sembra di attraversare una cartolina o quei disegni semplici e perfetti che realizzano i bambini attraverso tratti chiari ed efficaci narrado la bellezza di un mondo possibile ma forse lontano. Il verde dei campi, prati ordinati e ondulati, cavalli bianchi, agnelli e pecore dal muso nero, ruscelli, betulle, cotone artico, muschi e licheni. Tutto in una perfetta armonia che ci sorprende in ogni metro percorso. Il rammarico che ci attraversa e’: …fra poco finirà!…
Scendiamo a Plockton puntuali. Una fitta pioggerella ci accoglie. Dobbiamo percorrere circa 1,5 km per il centro del paesino e raggiungere la via del porto, dove si trova il b&b che abbiamo prenotato http://www.plocktonbandb.co.uk/

Arbour Street

Arbour Street


La via e’ una fitta fila di case ordinate e diversamente colorate, tipiche dei pescatori, si affaccia lungo il porto sul cui bagno asciuga sostano diverse barche, anch’esse colorate. Pochi negozi, qualche ristorante ed albergo, diverse le possibilita’ come b&b, molti gia’ occupati. Raggiungiamo il numero 32 di Arbour street dove una giovane e sorridente ragazza ci accoglie: e’ Fiona, figlia di Mrs e Mr Mckenzie, che oramai in ritardo per la gita- avvistamento delle foche-, ci accoglie, ci fa lasciare i bagagli e poi corre sulla barca per fare da aiuto al papa’ che gestisce l’attivita’. Decidiamo di andare alla scoperta delle foche alle 16. Ora ci dedichiamo al paese, la sua scoperta ed il pranzo. Il borgo si sviluppa nella via principale fronte mare Harbour Street e alcune propaggini di poche case. Di fronte il porto, il mare, isolotti. Un paesaggio quasi tipicamente alpino si specchia sul mare. I colori variano. Quando piove il grigio offusca e il verde di pini e arbusti regna. Se esce un raggio di sole, tutto assume un’altra connotazione: sfumature arancio scaldano la vista e confortano il cuore in un’armonia unica. Ci aggiriamo nel porto mentre pioviggina, conosciamo due italiani qui da Milano in camper, entriamo in un ristorante a pranzare.

http://www.plocktonshoresrestaurant.com/

Ottimamente recensito, vale la pena di un pasto, sopratutto di pesce. Ambiente elegante ma sobrio, gestione giovane e dinamica, offrono piatti del giorno e non di carne e pesce fresco. Buona la varieta’, abbondanti le porzioni, cucina con piacevoli accostamenti di sapori e rivisitazioni; buono il rapporto qualita’/prezzo. Lo consiglio, noi ci siamo stati due volte! Fatto pranzo, terminiamo l’esplorazione del piccolo borgo: le case ordinate e colorate sono separate dalla strada principale dal loro giardino. Tutto e’ come sempre ordinato e perfetto. Le finestre delle casette, delle piccole vetrine dove io mi incanto: piccoli oggetti, pupazzi, scatoline in bella mostra ed abbellimento. Ogni casa ha un colore con cui profilare tetto, portone e grondaie. Quasi tutte le case sono restaurate. Ci sono alcuni negozi per turisti fra cui una piccola bottega dove lavorano la maglia alcune donne e, a prezzi modici o quasi, si posso acquistare oggetti e souvenir fatti a mano con la tipica lana.

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Proseguiamo verso il punto di approdo dove parte di pomeriggio l’escursione di avvistamento foche. http://www.calums-sealtrips.com/
Calum e’ il papa’ di Fiona, la ragazza che ci ha accolto nel b&b. L’escursione dura un’ora e si svolge al largo fra gli isolotti di fronte a Plockton. Li’ avvistiamo cormorani e colonie di placide foche che pigramente si crogiolano catturando un barlume di sole, ammassate come una piccola comune.
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Sgraziate si rotolano in acqua dove diventano leggiadre e atletiche al solo contatto.
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Uno spettacolo…per noi che non siamo abituati alla vista domestica di questi animali cosi’ simpatici e pacifici. Il paesaggio assume un colore argenteo vista la luce offuscata dalla nuvole. Scesi, alcuni pescatori raccolgono il frutto del loro lavoro. Dei granchi giganti faranno felice qualcuno a tavola!
Proseguiamo esplorando le poche vie del paese, placide, colorate, armoniche. B&b, barche, ufficio postale, mare, giardini. Tutto nel silenzio e la tranquillitta’. Arrivando nel b&b ci rendiamo conto che si sta ritirando il mare. Quello che dalla nostra stanza si percepiva come un isolotto ora e’ terra ferma. Camminiamo su quello che fino a pochi minuti fa era mare: i prati al confine ora presentano alghe alternate al prato. Una cosa stranissima…!
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I nostri piedi si posano sulle alghe spugnose e grasse che sono stata abbandonate dall’acqua di mare. Una sensazione piacevole di scoperta ci accompagna e saliamo sull’isolotto dove facciamo una passeggiata fra la vegetazione. Le barche rimangono incagliate, tutto si tinge di arancio: sta uscendo il sole e tutto muta ancora. Da quello che fino a poche ora fa era mare, si intravedono conchiglie e cozze scoperte dalla fuga dell’acqua. Un senso di tranquillita’ accompagna questo fenomeno e il nostro stare qui. Tornati nella nostra camera azzurra, finemente arredata e che si affaccia sul porto, mi siedo sulla sedia a dondolo ed ammiro in silenzio.
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Plockton, il suo minuscolo borgo, la bassa marea, le barche colorate, le conchiglie lasciate a fianco dei portoni, le casette dei pescatori, la sua pace, la vegetazione alpina, la fauna e le sue variabili cromatiche entrano nel mio vissuto ora e, sono certa, non usciranno piu’ dai miei ricordi.



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