Rosi Bindy è Presidente dell’Antimafia.
In un paese dove lo stampo maschilista vestito da veterofemminismo ha portato all’annullamento di Miss Italia sulla TV di Stato, perché incarnerebbe principi di decadenza dei costumi, in barba a quanto il Rinascimento ci abbia insegnato sul valore della bellezza e della giovinezza fine a se stesse (“quanta è bella giovinezza…”), c’è chi, proprio in nome di questo antifemminismo, fa strada e prende poltrone. E mi chiedo se Rosy Bindi avrebbe mai potuto diventare presidente dell’Antimafia se avesse avuto la disgrazia di essere attraente (e quindi, secondo questa visione antifemminista del mondo, NECESSARIAMENTE stupida). Invece no, è nata poco avvenente, e certamente stupida. Così mentre a belle ragazze viene rifiutato l’inutile premio di Miss Italia sulla Rai, a una che ha fatto dell’antibellezza il suo unico vanto politico viene data un utile e responsabile ruolo all’antimafia.
Andrea Inversini