Se si fossero fatte sempre le stesse pulci che sono state fatte al MoVimento 5 Stelle...

Creato il 05 marzo 2013 da Sommobuta @sommobuta
Non è un mistero né tantomeno un segreto di stato che, se avessi avuto la possibilità di votare, avrei dato senza problemi una chance ai ragazzi del MoVimento alla Camera, ma avrei votato (turandomi il naso, chiudendo gli occhi, tappandomi le orecchie e storcendo di molto la bocca) il Pd al Senato, per (tentare di) evitare quella spiacevole situazione che poi si è venuta a creare.
Dare il proprio voto a questo o a quello schieramento (nel mio caso, al MoVimento 5 Stelle) non significa però credere ciecamente nei dettami o negli strali del guru (anzi), né tantomeno eliminare dal cervello materia grigia, obbiettività e, soprattutto, criticità.
E allora, se apprezzo (e non poco) l’attivismo e le modalità di azione del Movimento a livello locale (avendone fatto parte agli albori ho avuto modo di vedere chi vi partecipa, come si ragiona e come si agisce; inoltre ho potuto votare alle famigerate “parlamentarie”, dando la mia preferenza a tre persone che ho conosciuto personalmente all’interno del MoVimento e che so essere meritevoli di stima e fiducia), riservo i miei dubbi sul MoVimento su scala nazionale.
Per carità, non si può assolutamente giudicare (né farsi pipponi mentali) su ciò che avverrà: ma ci sono cose che, sin da subito, ho mal digerito.
La gestione individuale (anzi, duale) del MoVimento da parte di Grillo, che prima si dichiara solo il portavoce e poi, in soldoni, decide tutto e il contrario di tutto, comincia a star stretta. O meglio, è sempre stata stretta, anche agli attivisti e a livello locale (il “problema” Grillo padre-padrone e quello “Casaleggio” non nasce con l’intervista di Favia: c’è sempre stato).
Guardare questo video per credere...

Se è vero che “uno vale uno”, se è vero che ogni attivista (e anche ogni “cittadino eletto”) conta solo per sé, pensa con la sua cavezza e si assume tutte le proprie responsabilità personali di ciò che fa e dice, Grillo (e Casaleggio), dopo il successo alle elezioni (meritato e strepitoso, in qualsiasi modo voi la pensiate) dovrebbe(ro) fare un passo indietro e dire: “Cari ragazzi, quello che si deve fare lo sapete. La mano che vi potevo dare ve l’ho data e più cassa di risonanza di così non si può fare. Tocca a voi, rimboccatevi le maniche. Se ci sono problemi, siamo sempre qua.”
Ecco, un discorso del genere sarebbe stato da 92 minuti di applausi.
E invece no: si continua con la sempiterna imposizione dall’alto (del blog e non solo).
Quando leggo robe del tipo che la comunicazione esterna verrà effettuata e concordata da e con Grillo e Casaleggio, o che lo stesso Grillo vuole andare a parlare con Napolitano…Beh, mi stizzo e non poco.
Figuriamoci poi vedere cittadini eletti del MoVimento incaponirsi nel non voler rispondere ai giornalisti.
Che saranno anche “servi”, ma che comunque tentano di fare il loro mestiere.
Ho sempre schifato quei politici spocchiosi che correvano a nascondersi nei portoni sicuri di Camera e Senato per sfuggire alle domande dei politici, quindi mi ha abbastanza disgustato vedere i neoeletti comportarsi allo stesso modo mentre si rifugiavano nelle camere dell’albergo presso il quale avrebbero dovuto tenere il meeting conoscitivo.
Basta coi "Road Runner" in politica!
Certo, hanno ragione quando dicono che prima i giornalisti non li hanno mai cagati di striscio…Ma ora che “li stanno cagando”, bypassare la stampa adducendo come scusa che “tutto sarà presentato e reso pubblico online” (per quanto innovativa come idea – ho seguito parte della presentazione dei neoeletti, e lo dovrebbero fare tutti) significa evitare un organo di controllo fondamentale per ogni vera democrazia.
Da questo punto di vista non c’è differenza sostanziale tra le conferenze stampa di Silvio che non permetteva domande ai giornalisti e una diretta streaming: sono entrambi una sorta di esercizio autoreferenziale dove ognuno tira acqua al proprio mulino.
C’è da dire però che una lente di ingrandimento così enorme nei confronti di un Movimento o Partito politico, in tutta la storia Repubblicana, non c’era mai stata. Quello che vedo dall’estero è un voler a tutti i costi fare le pulci non tanto – e non solo – a Grillo, quanto a ogni singolo eletto del MoVimento.
Da 0 a 10 in pochi giorni.
Non credo sia un male (anzi, è bene conoscere globalmente i nostri rappresentati), ma sarebbe stato opportuno cominciare a farlo prima.
Se la stessa curiosità, la stessa solerzia, la stessa “voglia di saperne di più” fosse stata mostrata prima (per non dire sempre), ci saremmo sicuramente risparmiati un “Secondo Ventennio”, con persone eticamente e concretamente impresentabili.
Immaginatevi una serie di articoli approfonditi, tutti i giorni su gente come Gasparri, Cicchitto, Bondi; o martellamenti quotidiani sugli inquisiti in casa PdL (per non parlare di quelli dell’UdC). E che dire degli scandali finanziario/bancari che interessano i vertici del centrosinistra?
Se si fossero fatte sempre e da tutte le parti giornalistiche “le stesse pulci” che si sono fatte al MoVimento 5 Stelle nel corso di questa campagna elettorale a un - che ne so, nome a caso - Silvio di Arcore, avremo eliminato il problema alla base perché ci saremmo subito accorti di che razza di individuo e di individui avevamo di fronte.
Sin dal 1994.
Ed ecco come sarebbe sicuramente andata...

Ps: e con questo, basta più politica sul blog per un bel pezzo.

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