Vi proponiamo questo articolo che parla dell’inquinamento dei fondali marini. Pesate, tra i nemici più importanti è la plastica! Esistono tantissime soluzioni alternative! Utilizziamole!
Cattive notizie dai fondali marini. Spesso ci siamo occupati degli oceani, la cui salute è sempre più a rischio specie a causa dell’inquinamento prodotto dall’uomo. Nello specifico, la plasticasembrerebbe essere il corpo estraneo maggiormente presente
sia nei mari italiani che nei grandi oceani del Pianeta, dove provoca la moria di molti animali marini e contribuisce all’innalzamento della tossicità delle acque. Ma questo è nulla di fronte alla ultime dichiarazioni rilasciate da 27 specialisti del settore allarmati per la situazione rilevata. Alex Rogers, direttore scientifico del programma internazionale sullo stato degli oceani (Ipso) e coordinatore della ricerca ha ammesso che i risultatiottenuti sono scioccanti. Secondo lo studio condotto, la situazione degli oceani “è di gran lunga peggiore di quanto immaginato” e la vita marina rischia “un’estinzione di massa” nel giro di una generazione. Il responsabile non è un unico fattore ma una serie di concause, che agendo insieme portano a questa drammatica previsione. Queste sono rintracciabili nel riscaldamento climatico,l’inquinamento chimico, la pesca e l’acidificazione delle acque. La micidiale combinazione di questi fattori va a ricreare le condizioni che “si ritrovano in ciascuna delle precedenti estinzioni di massa”. In 500 milioni di anni, la Terra ha assistito a 5 grandi estinzioni, causate da calamità naturali, durante le quali il 50% delle specie allora esistenti sono venute a mancare per sempre. L’oceano, ricordano i ricercatori, è il più grande ecosistema del pianeta e la sua fine poterebbe segnare il passo non solo per le specie marine, ma anche per quelle terrestri, uomo compreso.
Fonte foto: epSos.de
fonte articolo: LowImpact