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“Se tu fossi neve” di Eleonora Sottili: perdersi e ritrovarsi a New York mentre imperversa la bufera

Creato il 08 ottobre 2015 da Alessiamocci

“E così, dal momento che La Ragazza Col Cappello Da Fantino apparteneva alla categoria persone che si possono incontrare a New York, Jason aveva cominciato quella specie di progetto. ..Questa volta l’avrebbe raggiunta e le avrebbe parlato e le avrebbe detto che erano due anni che disegnava le persone che c’erano a New York per ritrovarla”.

La passione di Eleonora Sottili, scrittrice nata a Viareggio nel 1970, è trovare belle storie da raccontare. È quanto ha fatto in “Se tu fossi neve”, il suo secondo romanzo, pubblicato da Giunti Editore e uscito nelle librerie italiane il 7 ottobre 2015.

Il libro – snello e agile nella lettura, essendo costituito da sole 179 pagine – presenta una storia d’amore messa a dura prova dalle coincidenze, dove il tempo è attutito da candidi fiocchi che cadono sulla città, come fosse la nevicata del secolo.

Sullo sfondo: una New York immortalata come nel “flash mob” in cui Jason, il giovane protagonista, incontra “la ragazza col cappello da fantino” che l’ha fatto innamorare.

Tutto è immobile e circoscritto in eventi che si presentano di per sé rari e alquanto singolari. Dove il cane Balto – una statua di Central Park – diventa il punto d’incontro fra l’amore smisurato per le esplorazioni al Polo Sud e una passione romantica per la Luna.

Partendo dalla similitudine con i fiocchi di neve che quando si formano sono tutti uguali, ma poi quando si posano a terra “narrano” un diverso vissuto – che ha a che fare con l’umidità -, anche l’essere umano è frutto di esperienze passate che lo hanno forgiato e delineato nel carattere.

Jason ama catalogare le cose, perché gli risulta più facile constatarne l’esistenza. Da due anni egli disegna sui suoi taccuini tutte le persone che incontra a New York. Questo gli serve come metodo di ricerca per ritrovare la ragazza che ha visto soltanto una volta, di spalle, durante un raduno alla Grand Central Station, e che poi si è dispersa tra la folla.

Egli sente di essersi innamorato di quella figura, e nella sua ricerca è incoraggiato dalla vicina di casa Zadie, una ragazzina di 12 anni, orfana, che vive con la zia. Quest’amica “sui generis” sogna di andare al Polo Sud, e per questo ogni giorno si “allena” nella vasca da bagno, immersa fra cubetti di ghiaccio.

Il terzo personaggio della storia è Alice, giunta a New York da Torino, con una vicenda amorosa finita alle spalle, e che spera di poter essere felice nella Grande Mela come quando il suo idolo Neil Armstrong ha messo il piede sulla Luna. Al momento, la ragazza – che ha trovato rifugio presso una coppia gay che riversa su di lei grandi premure – si sente un po’ “bloccata”, come fosse in un limbo e non sapesse bene quali decisioni prendere per il suo futuro. Come uno di quegli astronauti, appunto, che rimane a “beccheggiare” nello Spazio, incapace di tornare sulla Terra.

La neve fa da sfondo alla trama, che si sviluppa proprio mentre su New York infuria una tempesta e le strade restano al buio, a causa di un blackout.

Ciascuno di questi personaggi attende, cerca e alla fine trova; mentre i destini si intrecciano indissolubilmente e nei sotterranei della metropolitana va in scena nientemeno che una trasposizione di “Guerre Stellari”, con tanto di spade laser in dono ai partecipanti.

Senza dubbio “Se tu fossi neve” è un romanzo originale, dove la storia è costituita da tanti frammenti, messi insieme da un narratore onnisciente.

Sono i casi della vita, che fanno perdere e poi incontrare; dove il tempo dell’attesa sembra congelato e non avere consistenza.

Proprio come quella neve fitta che continua a cadere e che differenzia e, al tempo stesso, confonde tutto quello che incontra.

Written by Cristina Biolcati


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