“E così, dal momento che La Ragazza Col Cappello Da Fantino apparteneva alla categoria persone che si possono incontrare a New York, Jason aveva cominciato quella specie di progetto. ..Questa volta l’avrebbe raggiunta e le avrebbe parlato e le avrebbe detto che erano due anni che disegnava le persone che c’erano a New York per ritrovarla”.
La passione di Eleonora Sottili, scrittrice nata a Viareggio nel 1970, è trovare belle storie da raccontare. È quanto ha fatto in “Se tu fossi neve”, il suo secondo romanzo, pubblicato da Giunti Editore e uscito nelle librerie italiane il 7 ottobre 2015.
Il libro – snello e agile nella lettura, essendo costituito da sole 179 pagine – presenta una storia d’amore messa a dura prova dalle coincidenze, dove il tempo è attutito da candidi fiocchi che cadono sulla città, come fosse la nevicata del secolo.
Sullo sfondo: una New York immortalata come nel “flash mob” in cui Jason, il giovane protagonista, incontra “la ragazza col cappello da fantino” che l’ha fatto innamorare.
Tutto è immobile e circoscritto in eventi che si presentano di per sé rari e alquanto singolari. Dove il cane Balto – una statua di Central Park – diventa il punto d’incontro fra l’amore smisurato per le esplorazioni al Polo Sud e una passione romantica per la Luna.
Partendo dalla similitudine con i fiocchi di neve che quando si formano sono tutti uguali, ma poi quando si posano a terra “narrano” un diverso vissuto – che ha a che fare con l’umidità -, anche l’essere umano è frutto di esperienze passate che lo hanno forgiato e delineato nel carattere.
Jason ama catalogare le cose, perché gli risulta più facile constatarne l’esistenza. Da due anni egli disegna sui suoi taccuini tutte le persone che incontra a New York. Questo gli serve come metodo di ricerca per ritrovare la ragazza che ha visto soltanto una volta, di spalle, durante un raduno alla Grand Central Station, e che poi si è dispersa tra la folla.
Egli sente di essersi innamorato di quella figura, e nella sua ricerca è incoraggiato dalla vicina di casa Zadie, una ragazzina di 12 anni, orfana, che vive con la zia. Quest’amica “sui generis” sogna di andare al Polo Sud, e per questo ogni giorno si “allena” nella vasca da bagno, immersa fra cubetti di ghiaccio.
Il terzo personaggio della storia è Alice, giunta a New York da Torino, con una vicenda amorosa finita alle spalle, e che spera di poter essere felice nella Grande Mela come quando il suo idolo Neil Armstrong ha messo il piede sulla Luna. Al momento, la ragazza – che ha trovato rifugio presso una coppia gay che riversa su di lei grandi premure – si sente un po’ “bloccata”, come fosse in un limbo e non sapesse bene quali decisioni prendere per il suo futuro. Come uno di quegli astronauti, appunto, che rimane a “beccheggiare” nello Spazio, incapace di tornare sulla Terra.
La neve fa da sfondo alla trama, che si sviluppa proprio mentre su New York infuria una tempesta e le strade restano al buio, a causa di un blackout.
Ciascuno di questi personaggi attende, cerca e alla fine trova; mentre i destini si intrecciano indissolubilmente e nei sotterranei della metropolitana va in scena nientemeno che una trasposizione di “Guerre Stellari”, con tanto di spade laser in dono ai partecipanti.
Senza dubbio “Se tu fossi neve” è un romanzo originale, dove la storia è costituita da tanti frammenti, messi insieme da un narratore onnisciente.
Sono i casi della vita, che fanno perdere e poi incontrare; dove il tempo dell’attesa sembra congelato e non avere consistenza.
Proprio come quella neve fitta che continua a cadere e che differenzia e, al tempo stesso, confonde tutto quello che incontra.
Written by Cristina Biolcati