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Se un segretario generale guadagna il triplo del Capo dello Stato: l'Italia e la burocrazia

Creato il 17 maggio 2013 da Paopasc @questdecisione
Se un segretario generale guadagna il triplo del Capo dello Stato: l'Italia e la burocrazia Spesso mi chiedo come è stato possibile che si sia arrivati a questo punto. Il punto è quello riassunto (fatta salva la veridicità dei dati), per l'ennesima volta, oggi da Stella sul Corriere in questo titolo e incipit: Politici mediocri, burocrati arroganti.
"Non c'è Paese al mondo dove un segretario generale del Senato in pensione guadagni con l'aggiunta della prebenda di consigliere di Stato quasi il triplo del capo dello Stato [grassetto mio]. Solo in Italia succede. È l'effetto del patto sventurato che lega da decenni una classe politica per sua stessa ammissione sempre più mediocre e una struttura burocratica resa arrogante proprio dalla inferiorità del ceto dirigente." 
(Per la cronaca, fonte internet, lo stipendio del Capo dello Stato dovrebbe essere di circa 230 mila euro lordi l'anno). Ed è ancora il punto sollevato a suo tempo da Gabanelli e Iovine, che parlano di stipendi dei dirigenti pubblici, oltre che spropositati, anche percepiti per funzioni non svolte, o quello evidenziato dal rapporto IREF che sottolinea il grave handicap rappresentato per l'economia dal freno burocratico. Si potrebbe continuare a lungo per finire sempre alla stessa conclusione, che è poi quella di Stella: una classe politica imbelle che ha fatto crescere una casta burocratica abnorme che soffoca lo Stato (già lo diceva, a suo tempo, Max Weber, e noi siamo proprio un esperimento sociologico sul campo):
L'ha scritto Max Weber: «Ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni». [Corriere cit.]

La cosa è stata ribadita dai consiglieri economici sentiti recentemente dal Governo Monti:
Lo hanno ripetuto Alberto Alesina e Francesco Giavazzi: la prima cosa da fare, prima ancora di costruire strade e ponti, è cambiare la burocrazia perché quale «beneficio arreca a un'impresa risparmiare mezz'ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile» o almeno «un anno per essere pagata da un'amministrazione pubblica»? [Corriere cit.]
E allora? Presidente Enrico Letta, va bene pagare alla romana all'abbazia ma non è (solo) quello di cui l'Italia ha bisogno. Questa è una riforma praticamente a costo zero, cioè la riforma della burocrazia, emolumenti compresi, della quale c'è una necessità impellente. Ma chi avrà il coraggio di iniziarla?



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