Pensate che stare svegli serve a dimagrire? Vi sbagliate, e adesso la Nonna vi spiega perchè!
Da tempo immemore le Nonne vanno dicendo che dormire poco fa ingrassare. Lo dicono ai nipoti che fanno le ore piccole in discoteca, lo dicono ai figli ormai adulti che lavorano fino a tardi. Tutti alla ricerca del peso perfetto, ma poi i risultati non arrivano. Perchè? E’ possibile che, al di là della dieta non proprio ferrea, ci siano degli scompensi causati dal poco dormire. Sembra impossibile perchè sembra ovvio che stando svegli si bruciano più calorie rispetto che a starsene sdraiati a letto, ma non è proprio così.
Alcuni esperti come il Dottor Breus, che scrive su The Insomnia Blog, sostengono che il sonno influenzi appetito e metabolismo: ciò significa che chi dorme poco e male rischia di ingrassare (o quanto meno non dimagrirà). Secondo questo luminare ci sono tre motivi principali:
Primo motivo:sbilanciamento ormonale. Lo sbilanciamento ormonale fa aumentare l’appetito mentre, per contro, fa diminuire la sensazione di sazietà.
Secondo motivo: fase REM. Si perde la fase finale del ciclo del sonno, cioè la fase Rem, che è quella che fa bruciare più calorie.
Terzo motivo: si mangiano più grassi. La mancanza di sonno spinge a mangiare cibi con alti livelli di grassi e di carboidrati.
Il risultato finale, spiega sempre il dottor Breus, è che chi dorme, per esempio, sei ore a notte, dopo un anno può arrivare a ritrovarsi con sei chili in più.
Ecco quindi come la scienza ha dimostrato ciò che per anni è sembrata soltanto una convinzione. Si mettono su chili veri, che poi bisogna faticare per perdere. Ma prima di mettersi a dieta è necessario riprendere a dormire in modo corretto: così anche il metabolismo potrà riassestarsi e lavorare nel modo più efficiente. E bisogna anche abbandonare il pensiero, a volte implicito, che se si rimane svegli si è attivi e, quindi, si bruciano grassi e calorie: talvolta è vero il contrario, perchè ci sono alcune fasi del sonno in cui si bruciano più calorie che nei momenti di veglia. Una di queste è, appunto, la fase REM, quella del sonno profondo, che arriva a fine ciclo ed è sempre tagliata da chi si sveglia troppo anzitempo. Per evitarlo il trucco è semplice: andare a letto prima, per riuscire a completare un ciclo di sette ore e mezza di sonno. E questo perchè, nella maggior parte dei casi, è difficile che si possa decidere liberamente a che ora alzarsi, mentre sull’ora a cui andiamo a dormire abbiamo più controllo. Quindi: vietato ciondolare per casa, davanti alla televisione o al frigo, meglio dormire pensando alla bilancia.
Grazie per l’’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!