Visitando gli antichi palazzi nobiliari, uno dei punti che ancora oggi attirano di più la curiosità dei visitatori è il Boudoir, ossia il salottino privato delle dame, distinto dalla sala di rappresentanza usata per lo più dagli uomini. Era un luogo dall'atmosfera decisamente femminile, in cui la signora del palazzo si dedicava alle chiacchiere con le amiche davanti a una tazza di the o di cioccolata, alle arti tessili o alla lettura. In seguito, la moda si diffuse anche tra le borghesi benestanti, che però, per esigenze di spazio, ridussero il salottino ad un angolo della propria camera. Le chiacchiere nel Boudoir, in cui ci si scambiavano anche consigli di bellezza, divennero così le antenate dei moderni Pigiama Party! Negli ultimi anni, la passione per gli arredamenti d'epoca è diventata di gran moda anche tra i giovani: così, per chi volesse ricreare nella sua casa l'atmosfera di un Boudoir, ecco cosa bisogna fare.
Occorrente
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1 mobile da toeletta
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1 letto in legno o ferro battuto
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1 armadio in stile antico
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1 lampadario a gocce
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2 abat-jour
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1 applique o altra lampada
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A scelta: paravento, console, dormeuse, scrittoio, ecc.
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1 o 2 poltroncine in legno
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A scelta: vasi per fiori, cuscinetti decorativi, pitture, statuette, ecc.
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Scegli mobili in stile antico, possibilmente autentici: la linea può spaziare dal veneziano al rococò, alle tinte scure di fine Ottocento. Non è necessario che siano tutti della stessa epoca, purché si intonino bene insieme. In ogni caso, lascia perdere quelli moderni, anche se di design. In particolare, ti servirà un tavolino da toeletta: quello, per intenderci, con lo specchio ovale basculante e due ripiani di legno o di marmo, su cui appoggiare il set di spazzole, l'immancabile specchio col manico, il portagioie e il beauty case. In alternativa, la table habillée: ricopri un tavolino alto circa un metro con una tovaglia a motivi classici, stampati o ricamati, e metti sul fondo lo specchio in una cornice da tavolo. In entrambi i casi, meglio sistemare il mobiletto contro il muro, a scanso di incidenti, e collocarlo in una posizione che ti permetta di avere la luce delle finestre di fronte e non dietro le spalle, quando lo utilizzi. Se la camera è abbastanza ampia, saranno ottimi complementi d'arredo uno scrittoio o console a semicerchio, una poltroncina in legno con l'imbottitura, un paravento vicino all'armadio per cambiarsi d'abito, un baule ed una dormeuse su cui poggiare piccoli cuscini.
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Altro componente importante sono le luci: appendi al soffitto un lampadario in vetro a gocce, oppure in ferro battuto. Se dovesse mostrare segni di ruggine, rivernicialo con dorature ad effetto antichizzato. Per i comodini ai lati del letto, anch'essi in ferro battuto o in legno con intarsi, cerca due abat-jour identiche dalla linea tradizionale, meglio ancora se in vetro decorato ad imitazione Liberty, o con il paralume all'inglese (cioè a cilindro non svasato o con la stoffa solo davanti alla luce), sempre però a luce soffusa e non troppo forte. Un'applique, una lampada più alta oppure da terra potranno andare bene come luci secondarie, magari per illuminare l'angolo dedicato alla lettura o alle arti tessili.
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Infine, lascia campo libero alla fantasia per la decorazione: quadri, candelieri, vasi per fiori sono i benvenuti. Se collezioni oggettini d'epoca, come statuette o scatoline, disponili in ordine, in modo che non stiano troppo compressi. Per quanto riguarda tende, copriletti e tutti i tessuti che resteranno "a vista", prediligi tinte chiare e vivaci e stoffe luminose e robuste, meglio se in raso di seta. Evita in ogni caso le imitazioni in fibra sintetica, che si rovinano facilmente e si riconoscono a colpo d'occhio in un ambiente di pezzi d'epoca.
Consigli & avvisi
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Se l'esperimento ti ha convinto, potrai arredare così anche il resto della casa. Girando per i brocanteur si possono trovare a prezzi convenienti console di onice per l'ingresso, vasche da bagno con le zampette di leone, cupolini di vetro sagomato per il lampadario della cucina e, con un po' di fortuna, anche i mobili da ufficio Anni Trenta ormai introvabili. Chi cerca trova!