Io ho la fortuna di esser nata in uno dei posti turistici più belli d’Italia: il Salento. E’ da noi, cavoli ragazzi, il mare è proprio un’altra cosa.
Se in estate è bello condividerlo con tutti i turisti, in questo periodo dell’anno il mare è tutto nostro. C’è poca gente, poco chiasso, acque cristalline, niente chiappe al vento, niente racchettoni, niente di niente, o quasi niente.
Certo il tempo non sempre è bello, in questo periodo, e a volte conviene mettersi un giacchettino per ripararsi dal vento, perché si sa, il Salento è sole, mare e vento, e lo è veramente, non tanto per dire.
Ma ad ogni modo un po’ di vento non ha mai fatto male a nessuno. Nessun grande viaggiatore si è mai intimidito davanti a qualche soffio di Eolo.
In spiaggia poi potreste decidere di portare, non un viaggiatore qualunque, ma il vostro piccolo e grande viaggiatore.
A volte certo può capitare che il piccolo esploratore ci si chiuda a libretto, sul suo materassino, ma anche questo non merita poi così spavento.
Basta attendere il passaggio di mamma o di papà, o di qualche altro buoncuore che la posizione da seduto la si recupera senza grossi danni.
Il problema, è più che altro, quando ci si chiude a libretto sulla spiaggia, finendo per sprofondare il viso paffuto tra i granelli di sabbia dorata. Quello è un problema! Un problema forse più per i genitori che per l’esploratore.
Salvo queste piccole parentesi dolenti, la spiaggia agli esploratori piace.
Sulla spiaggia, in fondo, si possono fare tante cose. Così ad esempio, vi dirò una banalità, con la sabbia ci si può addirittura sporcare di sabbia, senza esser rimproverati per questo.
Ci si puo’ andare poi a lavare i piedi nell’acqua di mare e sentire le dita dei piedi fricciare per il freddo dell’acqua non ancora scaldata a dovere dal sole.
Si può tornare su lande più sicure sfruttando aggratis un passaggio dal proprio papà.
Si può scambiare qualche smanceria in volo con questo, per poi allontanarlo con disappunto quando l’affetto del lo stesso diventa stucchevole
Oppure si può guardare l’obiettivo con un certo distacco, chiedendosi perché i grandi sono così fissati con le foto
E infine si può fare la cosa più bella del mondo. Si possono toccare le nuvole lanciati dal proprio papà in cielo. Si, più o meno, aiutandosi anche con un po’ di fantasia.
Insomma in spiaggia si possono fare un sacco di belle cose.
Caro amico, ora è il piccolo esploratore che ti parla, e io mi rivolgo a te,
Proprio te, che stai scegliendo dove andare in vacanza, quest’estate.
Apri bene le orecchie che ho cose grosse da dirti.
Se non vuoi toppare la tua estate vieni in Salento quest’anno che c’è un sacco di bella gente come me ad aspettarti. Bel mare, buon vino, bella musica.
Poi ti do una dritta, solo a te però , non dirla in giro. Rana dalla bocca larga. Se vieni in spiaggia trovi pure mio padre che ti lancia in cielo fino a toccare le nuvole. Tu aiutati però con la fantasia, che lui in fondo, non è in grado.