Season finales, Glee e Smash

Creato il 03 giugno 2012 da Cannibal Kid
Condividi Nuovissimo ed ennesimo appuntamento con i gran (non sempre) finali dei serial americani. Questa sera vanno in scena sul palco le serie musicali, ma prima il recap:

"Evvai, questa pessima stagione di Glee è finita!"

The Walking Dead Pretty Little Liars Desperate Housewives Dr. House Grey’s Anatomy The Vampire Diaries
The Secret Circle Once Upon a Time Awake Revenge Gossip Girl
New Girl
2 Broke Girls
Don' Trust the B---- in Apartment 23 Hart of Dixie Shameless US Suburgatory GCB
ATTENZIONE: sono presenti SPOILER!

"Ah, ma perché? C'ero anch'io in questa stagione?"

Glee (stagione 3)
Che è successo a Glee? È accaduto l’inevitabile, in qualunque produzione americana che si rispetti. Da celebrazione dei loser si è trasformato in una celebrazione del farcela a tutti i costi, un inno all’American Dream. È vero, qualche personaggio non è riuscito a realizzare completamente i propri sogni, eppure ognuno dei ragazzi del Glee club in qualche modo ce l’ha fatta, è cresciuto, è maturato, è diventato sicuro di sé. E se qualcuno non è entrato nell’università desiderata, poco male, così almeno tornerà pure nella prossima stagione. Il personaggio più rovinato, forse uno dei più rovinati nella storia dei telefilms, non è stato uno degli sfigati dei cantanti del Glee Club, bensì la coach Sue Sylvester: idola totale nelle prime 2 stagioni, si è progressivamente spenta fino a diventare una versione addolcita di se stessa. È diventata una persona che la stessa vecchia Sue Sylvester prenderebbe a pallonate, e non solo, in faccia. Tralasciando i nuovi personaggi che sono penosi e stendendo un velo pietoso su guest-star degne di una telenovela come Gloria Estefan, già cantante atroce, molti dei “vecchi” si sono fatti incosistenti, come il sempre più ingellato prof. Schuester o una Rachel Berry ormai parodia di se stessa. E vogliamo parlare del gran (?) finale di stagione?

"Gloria Estefan, lo sai che la tua musica mi ha davvero ispirata?"
"Sì, cosa?"
"La miglior cagata della mi vida!"

ATTENZIONE SPOILER Rachel se ne va a New York City, specifichiamo meglio: a Broadway, coronando i suoi sogni di gloria, mentre Finn che le aveva chiesto di sposarla decide di mollarla per il suo bene e arruolarsi nell’esercito. Ma dove siamo finiti? Ricordavo Glee come una serie firmata da Ryan Murphy, l’autore di Nip/Tuck e American Horror Story, e mi ritrovo in un romanzo di Nicholas Sparks? Considerando che Le pagine della nostra vita è citato all’interno dello stesso episodio finale, direi proprio che non è un caso. A tenere in piedi, parzialmente, una serie ormai riempita solo da canzoncine cantate in maniera insopportabile sono le idole gay Brittany e Santana, gli idoli gay Kurt e Blaine e l’idola non gay Quinn. Ma lei il prossimo anno se ne andrà a prendere cazzi a studiare a Yale, lontana da tutti sti sfigati canterini e quindi, comparirà ancora nella serie? Se la risposta è sì, c’è una possibilità che continui a seguire il telefilm. Se la risposta è no, dichiaro guerra al Glee club come Sue Sylvester. Quella dei bei vecchi tempi. (voto alla stagione: 5,5 voto al season finale: 5)

"Questo passaggio della sceneggiatura è terribile.
Chi l'ha scritto, Cannibal Kid?"

Smash (stagione 1)
Smash ha messo la freccia di sorpasso su Glee. A inizio serie non l’avrei detto. I primi episodi non mi avevano convinto molto e tutt’ora continuo a non essere convinto al 101%. Eppure Smash ha acquisito un suo fascino, una sua identità, che va al di là dell’essere una semplice versione più matura di Glee. Superare un Glee ormai oltre lo sbando non era certo impresa proibitiva, però Smash è riuscito a smarcarsi dal modello di riferimento con personalità. Discreta personalità, diciamo, visto che rimane pur sempre un serial musical ricco di stereotipi. In questo la produzione di Steven Spielberg si fa pur sempre sentire. Tra le armi in favore di Smash ci sono una bella rivalità tra le due belle (e brave sia a cantare che a recitare) protagoniste, la bionda marilynnosa Ivy e la mora anti-marilyn Karen, più il fascino da dietro le quinte di una produzione teatrale e poi anche il fascino di Marilyn Monroe, mica la prima zoccoletta che passa, sulla cui vita il musical all’interno del serial è costruito.

"Andiamo, quel Cannibal non scrive poi tanto male.
Non da suicidarsi, almeno..."

Ah, c’è stata anche Uma Thurman come guest-star! E com’è andata? Uma quando lavora con Quentin Tarantino dà merda a tutte e a tutti. Quando non la dirige il fido QT invece ahimé splende parecchio di meno. Il suo personaggio poi è stato, manco a dirlo, uno stereotipo vivente, quello della diva hollywoodiana che se la tira. Giudizio complessivo finale su Uma in Smash: così così.
La seconda stagione prenderà il via nel 2013 con una serie di personaggi inutili in meno. Tra quelli che si leveranno dalle palle, cioè non faranno più parte del cast fisso della season 2, ci sono infatti Dev, il fidanzato precisino di Karen, Frank il marito di Julia, Will l’ex di Julia, e soprattutto l’assistente di produzione Ellis, uno dei personaggi più odiosi nella storia tutta della tv. Se, insieme ai personaggi inutili, riusciranno a togliere anche qualche stereotipo di troppo, Smash potrebbe davvero diventare una serie da standing ovation a fine show. Per ora si è guadagnata giusto qualche occasionale applauso. (voto alla stagione: 6,5 voto al season finale: 7+)

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