Dopo le dichiarazioni di ieri in cui ha detto che non si sarebbe scusato per la sua voglia di vincere il tre volte Campione del Mondo: "Nonostante le polemiche del dopo-gara, se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto a Sepang."
Parlando del suo rapporto con l'australiano ha poi commentato: "Stimo molto Mark come pilota, ma credo che in passato anche lui avesse avuto occasioni in cui avrebbe potuto aiutare la squadra senza poi farlo."
Probabilmente il tedesco riferisce al Gran Premio del Brasile dello scorso anno, quando nonostante il suo compagno di squadra fosse davanti a lui non gli ha ceduto il quinto posto che avrebbe consegnato matematicamente a Vettel il titolo Piloti 2012.
Il portacolori Red Bull ha quindi aggiunto altra benzina al fuoco piuttosto che gettare acqua, rompendo definitivamente il suo rapporto con l'australiano, in una battaglia che ricorda per molti versi quella tra i duellanti Ayrton Senna e Alain Prost sul finire degli anni '80.
Respingendo le affermazioni di chi avrebbe voluto sanzioni nei suoi confronti da parte dei suoi datori di lavoro Vettel ha insistito sul fatto che disobbedirebbe di nuovo agli ordini non avendo ben compreso le disposizioni date dal suo muretto.
"Ho ricevuto una comunicazione radio che non ho capito, ma che avrei dovuto capire, per questo ho chiesto scusa, poichè mi sono messo davanti agli interessi della squadra e da membro del team non è una cosa giusta da fare, ma la mia intenzione come pilota è di vincere le gare e come ho già detto non mi scuserò per questo."