Secedere per non cedere

Creato il 17 dicembre 2010 da Tnepd

Ebbene si’, lo ammetto, amo secedere.
La secessione e’ per me da sempre, se la memoria non m’inganna, un sollazzo primario. E dovrebbe essere anche il vostro, di ciascuno di voi, davvero.
Nei primi anni ’90 mi proposero di secedere dal meridione del Paese, l’entusiasmo giovanile ed un manesco compagno di scuola calabrese mi fecero invaghire dell’idea, mi ci buttai piu’ col cuore che col corpo, ma poi non se ne fece nulla.
Vent’anni dopo mi si propone di secedere dall’Europa. Meglio che niente, ma allora vuol dire che siamo regrediti. Prima eravamo gia’ secessi dall’Europa, congenitamente secessi, poi ci siamo lasciati trascinare dentro il calderone e adesso ci tocca secedere prima da li’ per poi poterci nuovamente dedicare alla secessione dal meridione. Che sbattimento...
Ho pensato di tagliar corto.
Taluni sostengono che ho ceduto.
Puo’ darsi.
In realta’ ho secesso;
per i fatti miei
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