Secessionisti veneti arrestati: volevano occupare San Marco
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Dopo il referendum online riguardante l’indipendenza della regione Veneto, i secessionisti non si fermano: volevano occupare piazza San Marco, a Venezia.
Storia che ha dell’incredibile, ma purtroppo non c’è nulla di inventato; in tutti sono state arrestati tra ieri e oggi ventiquattro persone, le quali avevano organizzato un piano perfetto: occupare la piazza a bordo di un trattore, blindato con lastre di metallo con addirittura un piccolo cannone dodici millimetri.
Tra i responsabili, da quanto si apprende, ci sarebbero i Serenissimi, colore che da sempre puntano all’indipendenza veneta, e alcuni membri della Life, un’associazione che appoggiò i forconi durante i giorni di protesta, a dicembre dello scorso anno.
La sede operativa era a Casale di Scodosia, poco lontana da Padova, e i ventiquattro arrestati dovranno ora difendersi da un’accusa di terrorismo.
Il problema è che il piano andava avanti da tre anni, il trattore trasformato in blindato era funzionante e pronto a fare fuoco. Anche le indagini della polizia sono iniziate tre anni fa, ma erano partite da Brescia, luogo dove si erano tenute le prime riunioni.
Forte preoccupazione per quel che sta accadendo in Veneto, a cominciare dal referendum di qualche settimana fa, che ha decretato con una grande maggioranza la volontà dei veneti di dividersi dall’Italia, vista come Stato che non li rappresenta. Oltre all’impossibilità di tutto ciò, è stato provato che il referendum indetto non ha rispecchiato la verità: con dei nomi inventati, si poteva votare anche decine di volte, inoltre, qualche migliaio di voti proveniva dal Cile.
di Alessandro Bovo
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