Ne ha parlato stamane, in Santa Marta, Papa Francesco nell' omelia della celebrazione eucaristica di primo mattino.
La "seconda creazione", per il pontefice, altro non è che la venuta di Gesù tra gli uomini per cancellare il peccato e riconciliarci con con Dio, immettendoci sulla via della riconciliazione interiore e della riconciliazione comunitaria.
Un tema di estrema attualità, cui il Papa ci richiama, se siamo attenti osservatori di ciò che accade intorno a noi e consapevoli dell'urgenza consequenziale di non essere solo degli spettatori passivi.
E il richiamo è allo Spirito Santo, che è in noi, dentro di noi e lavora per noi- ha sottolineato più volte Papa Bergoglio.
E, ancora, a Dio Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, noi dobbiamo rispondere- Egli dice - per custodire e far crescere il creato.
E occorre farlo ogni giorno della nostra vita , proprio per non rattristare lo Spirito Santo, che è l'ospite prioritario del nostro cuore.
Colui, appunto, che ci accompagna e ci fa crescere in comunione e santità.
E ci rende responsabili, sul piano civile, della custodia del creato come è scritto, a chiare lettere, nel libro della Genesi. E anche in quello della natura, come era solito ripetere ai suoi allievi molto spesso il grande Galileo Galilei.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)