Mancano solo nove giorni ai festeggiamenti per la seconda Giornata Internazionale della Felicità che si celebra il 20 marzo. Ho due considerazioni: la prima personale e la seconda relativa ai media. Una positiva e una negativa. La prima giornata è stata celebrata lo scorso anno che coincide più o meno con la nascita di questo blog. Voglio prenderlo come un segno, un’indicazione della strada. Un evento di tale portata e di tale significato non può certo passare inosservato. Eppure pochissimi sono gli articoli presenti in rete che raccontano questo appuntamento. Non credete sia assurdo? Io si. Certo, è solo una considerazione perché per fortuna qui ne parliamo.
Una piccola premessa: la Giornata Internazionale della Felicità è stata proclamata dalle Nazioni Unite in accordo con i 193 Paesi che ne fanno parte. Una decisione molto coraggiosa e importante nata da una forte presa di coscienza: un paese che conta un alto numero di persone felici è inevitabilmente un paese produttivo. Gli studi lo dimostrano: l’atteggiamento positivo fa la differenza. Quindi, per prima cosa io vorrei dire un GRAZIE all’Onu per aver preso questa decisione. Perché, seppur in Italia ancora in piccolo, comunque ha sollevato alcune considerazioni. Ci sono persone che hanno cominciato a parlare di felicità. E questa è sempre una buona notizia.
Detto questo passiamo alla pratica. Cosa succede nella Giornata Internazionale della Felicità? Negli Stati Uniti si organizzano diversi eventi. Si passa dai flash mob di free hugs (abbracci liberi), o alla condivisione di messaggi positivi in giro per la città. Le iniziative possono arrivare da ogni parte. In Italia vi segnalo l’iniziativa dell’Accademia della Felicità di Milano che il 20 marzo ha programmato un happy happening con l’obiettivo di trasformare per 24 ore tutto corso di Porta Romana in un percorso vivo di induzione al sorriso. In pratica si celebra l’allegria con fotografie di volti allegri. Potete partecipare all’evento mandando foto dei vostri sorrisi tramite Radio Popolare che verranno esposti nello Smile Mile: un miglio di volti e facce sorridenti che si affacciano dalle vetrine dei negozi, dai lampioni e dai muri dei palazzi. Ovviamente le istantanee verranno pubblicate su Facebook. Quindi la scelta è: essere in corso di Porta Romana il 20 marzo dalle 9.00 alle 21.30 o spedire il proprio selfie sorridente.
Alle 19.30, inoltre, sarà attivato il Juke Box Letterario gratuito. Tenetevi forte perché questa è una grande idea. Pensate alle volte in cui avreste voluto un’esperienza da vivere o quando avete pensato che, un libro piaciuto a tutti, a voi non ha lasciato nulla. O ancora a quando ci si sente un po’ giù e si ha bisogno di evadere. Ecco. In quel momento il Juke Box Letterario è quello che fa per noi. A richiesta di un libro adatto all’argomento che ci sta a cuore oppure che vogliamo affrontare, il juke box tira fuori quello adatto. Divertente vero? Se volete provarlo vi basta raggiungere l’Accademia della Felicità il 20 marzo.
Oltre a questo evento c’è altro che potete fare. Scattate foto che rappresentano la felicità e postatele sui social media, oppure organizzate un evento con le persone che vi fanno stare bene, o ancora concedetevi il film che amate o la musica che vi trasmette emozioni. E non dimenticate di dedicarvi un momento di riflessione sulla vostra felicità. Fatevi le domande giuste. Non chiedetevi perché siete in una situazione infelice ma, piuttosto, chiedetevi cosa fare per cambiare. Se siete felici, invece, godetene. In entrambi i casi scaricate l’e-book gratuito Riflessioni sulla Felicità. Vi donerà interessanti stimoli che arrivano dalla vita quotidiana.
E sia chiaro: la Giornata Internazionale della Felicità è un modo per prendere coscienza sull’andamento della propria vita. L’obiettivo è trasformare questa ricorrenza in un appuntamento inderogabile 365 giorni all’anno.
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