Con il suo rock in italiano contaminato da grunge, melodia, noise, psichedelia e un pizzico di sperimentazione, la band romana torna in studio per dare vita al secondo disco.Genere: indie rock / grunge / psychedelic rockEtichetta: Auto-produzioneDistribuzione digitale: GodfellasDistribuzione fisica: Godfellas
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https://play.spotify.com/artist/3FfhfhLvtK2wYH9WlWoYLQTracklist1. Fanfarlo2. Parabola di un desiderio3. Spiraglio4. Direzioni5. Condizione immune6. La detonazione delle nuvole7. Sinuose alterazioni8. In attesa9. Pensieri cercati10. New day
Next Gigs4 marzo @ Pipistrello pub, Potenza5 marzo @ Wonderland Pub, Castel s. Lorenzo (SA)6 marzo @ Country Pub, Piaggine (SA)
Past Gigs
22 gennaio 2016 @ Spazio Ebbro – Roma2 ottobre 2015 @ Contestaccio – Roma30 agosto @ Riverock Festival - Assisi10 agosto @ Wonderland – Castel S. Lorenzo (SA)16 maggio @ Init - Roma9 maggio @ Contestaccio - Roma - Release Party18 aprile Locanda Atlantide – RomaRassegna StampaL’inizio di qualcosa di bello, la strada giusta è stata già imboccata. Stefano Capolongo - RockambulaBastano poco meno di attimi per rendersi conto che si è – prima di buttarcisi dentro rapiti – sul precipizio di un disco stupendo, avaro di colori ma fradicio di bellezza maledetta. Max Sannella – Shiver WebzineUn lavoro sincero e ben architettato. Consigliato. Vittorio Lannutti - Lascena.itUn ottimo esordio degno del periodo d’oro degli anni 90 made in U.S.A. Karen Kowonski - MolamolaUn album denso, difficile, che richiede più ascolti, ma che lascia qualcosa, come il ritratto iperrealistico di una discarica a cielo aperto. Elisabetta Dattolo - RockitLa presenza di soluzioni intricate e non banali è segno di grande attenzione alla composizione, messa in predominanza rispetto alla tecnica. Marcello Zinno - RockgarageBio: La Sindrome di Kessler è una band che concilia il cuore pulsante di un indie rock grezzo, con una sperimentazione mai fine a se stessa. Il loro album di esordio impasta con sapienza e gusto le influenze grunge con la musica colta dando vita a brani imprevedibili e potenti, immediati nelle sonorità ma mai banali nella sostanza. Le melodie della voce "tradiscono" in senso positivo l'appartenenza meridionale della band dando alle voci una particolarità quasi "romantica" tipica della tradizione campana, rendendo i brani nelle parti cantate quasi solari, mentre i testi poetici ed interiori si spingono verso lidi più oscuri e profondi. Le parti strumentali completano il quadro di questo disco con suggestioni quasi "progressive" sempre lontane dal manierismo e motivate da un esigenza narrativa senza compromessi, rendendo i brani a volte potenti e immediati, lenti e rarefatti, o addirittura pesanti se necessario, perché se una storia va raccontata, va raccontata fino in fondo.Contattihttps://www.facebook.com/LaSindromeDiKessler
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