Augusto, figlio adottivo e pronipote di Cesare, riuscì a porre fine a decenni di lotte interne che avevano consumato la Repubblica romana e ad inaugurare una nuova stagione politica. Il conferimento del titolo di “Augustus” che il Senato di Roma riconobbe, nel 27 a.C., al giovane Ottaviano, concluse così definitivamente il lungo e travagliato passaggio dalla Repubblica all’Impero. Il suo principato, durato oltre quaranta anni, fu il più lungo della storia di Roma e con lui l'Impero raggiunse la sua massima espansione estendendosi a tutto il bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alla Turchia, al Maghreb, alla Grecia, alla Germania.
La fine delle guerre civili fu abilmente presentata quale epoca di pace, prosperità e abbondanza: divennero così centrali i concetti di pax, pietas, concordia, cantati dai poeti, come Virgilio e Orazio, e dagli intellettuali riuniti nel famoso circolo di Mecenate. E’ questo il tema in programma per il secondo incontro dei “Sabato al museo”, che si terrà il 14 dicembre, ore 16:00, presso la sezione archeologica del Museo, in occasione del quale il professore Cristiano Scagliarini, docente di latino e greco presso il Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma, ripercorrerà abilmente le principali tappe storico-politiche del Principato augusteo, soffermandosi in particolare sugli aspetti culturali e sulle opere letterarie che ne alimentarono l’ideologia e il consenso.“Poche volte nella storia le arti furono messe al servizio del potere politico in modo così diretto come nell’età augustea. Le immagini dei poeti e degli artisti parlano di un mondo felice, in cui un grande sovrano governa in pace un impero universale. E come dimostra non da ultimo la pubblicità, che continua a utilizzarle, alcune di queste immagini conservano ancora intatto il proprio potere di suggestione”.da “Augusto e il potere delle immagini”, Paul Zanker, München 1987Cristiano Scagliarini insegna latino e greco nel liceo sin dalla metà degli anni Ottanta e da quasi tre lustri nel prestigioso Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma. Particolarmente sensibile alla trasmissione dei valori della cultura classica greco-latina alle giovani generazioni, negli ultimi anni ha intrapreso un’attività di divulgazione e promozione attraverso incontri e dibattiti rivolti ad un più vasto pubblico di ascoltatori desiderosi di “riscoprire l’antico”.