SEGNALAZIONE - Avventura Alla Stazione di Servizio di Pietro Gandolfi

Creato il 20 febbraio 2015 da Nel @PeccatiDiPenna

Disponibile su amazon

TITOLO: Avventura Alla Stazione di Servizio  
AUTORE: Pietro Gandolfi
EDITORE: Dunwich Edizioni
GENERE: Horror
PREZZO: eBook 0,99 €
PAGINE: 62
TRAMA
Nathan è un bambino come tanti; ha un padre, una madre, forse qualche sogno nel cassetto. È un normale pomeriggio per lui e, anche se è costretto a trascorrerlo nei pressi di quello squallido diner, nulla lascia intendere quanto una manciata di ore si dimostrerà importante per il suo futuro. Nathan scoprirà il valore della propria indipendenza, il piacere dell’amicizia e forse persino l’amore. E il sesso… un mondo nuovo ai suoi occhi ancora innocenti.
Ma verrà a conoscenza anche del lato oscuro dell’uomo e forse si perderà nel vortice generato dalla sua violenza.
Dopo quel pomeriggio, Nathan non sarà mai più lo stesso: crescerà fino a diventare una persona migliore, di sicuro diversa e, chi può dirlo, forse addirittura un uomo.
Perché in fondo la sua strada è solo all’inizio.
Avventura Alla Stazione di Servizio è un racconto di formazione, è il percorso di dannazione di ognuno di noi.
NOTIZIE SULL'AUTORE
Pietro Gandolfi si alimenta di orrori, poi li digerisce fino a espellerli ricoperti da una patina di puro disagio. C’è chi continua a paragonare il suo lavoro a quello di Stephen King, anche se lui è ancora dell’idea di ispirarsi più a Clive Barker e Richard Laymon. In fondo non gli importa, almeno fino a quando non verrà paragonato a Federico Moccia.
Ha pubblicato tre libri, l’antologia personale Dead of Night e i romanzi La ragazza di Greenville e William Killed the Radio Star; suoi racconti compaiono in Il paese dell’oscurità, Urban Italian Legend, Poker d’orrore, Un assaggio di Dunwich e Splatter. Pubblica in proprio il romanzo breve Who’s Dead Girl? ed è prossimo al debutto con il suo primo fumetto, The Noise, per le matite di Nicola Genzianella (Dampyr). Per lui l’orrore non ha frontiere, è sufficiente che si dimostri abbastanza viscerale e diretto da tenere alto l’interesse del suo pubblico. Senza filtri, senza censure. Perché l’orrore è tutto

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