SEGNALAZIONE: "Il Richiamo della Luna" Di F. Andreozzi e V. Vescera - In uscita il 16 diciembre

Creato il 13 dicembre 2013 da Stefaniabernardo
Oggi vi presento  un libro in uscita il prossimo 16 dicembre.

Il richiamo della Luna di Fabiana Andreozzi e Vanessa Vescera edito dalla Alcheringa Edizioni.


Titolo: Il richiamo della LunaAutrici: Fabiana Andreozzi Vanessa VesceraCollana: I Quarzi neriGenere: Urban FantasyISBN 978-88-98621-06-4Costo copertina: 10,00 €
Sheila ha sedici anni quando scopre una verità atroce da cui fugge spaventata rinnegando la famiglia, le proprie origini e la sua stessa natura.Quando tre anni dopo si imbatte in Vukovic, il capobrancodi Londra che la ritiene fuori controllo e pericolosa,è ancora in fuga.È Luke a salvarla ed è sempre lui a farle scoprire un mondo sotterraneo sconosciuto, nuovo ma altrettanto pericoloso e minaccioso.Sheila vorrebbe far parte di quel mondo di umani, ma è costretta a fare i conti con la propria natura e con il passato da cui è fuggita per troppo tempo.Scoprirà ben presto che non può tenersi lontanadalle proprie origini, come non può fuggire al richiamodella luna.


Le autrici:

Faby e Vany sono divise da 400 chilometri, ma dalla lorocomplicità e passione sono nati una serie di romanzi: nel2010 “D&S non voglio perderti” edito da Universitalia, nel2011 “Amore nel sangue” edito dalla 0111, nel 2012 Attimiindimenticabili edito da Universitalia, nel 2013 “Vuoi sposarmi?No grazie!” edito da Butterfly edizioni.Potete trovarle sul loro blog “la bottega dei libri incantati”o sulla pagina FacebookFabiana Andreozzi e Vanessa Vescera”.

Una breve anticipazione tratta dal romanzo:CitazioneSono una lupa e, mentre pian piano mi sciolgo,non mi pare ci sia nulla di brutto e di peccaminoso a lasciarsi travolgere dall’ l’istinto, a seguire il richiamo della luna.Muovo qualche passo verso la porta con una sicurezza che sono ben lungi dal provare. Un attimo dopo mi trovo con le spalle al muro, gli artigli della bestia conficcati nella carne.Il dolore è atroce e mi fa urlare. Provo a dimenarmi, ma è troppo forte per me che non mi sono mai allenata a combattere.Non vai da nessuna parte, ragazzina. – Due occhi neri mi fissano con aria minacciosa. – Fino a quando non avrò la certezza che tu non sia un pericolo per il mio branco.Non voglio saperne nulla del tuo branco – grido con quanto fiato ho in gola, – voglio soltanto essere umana.Le lacrime mi scivolano lungo le guance, ma a quest’uomo non recano alcuna pena.I lupi con le tue idee sono i peggiori, siete dei ribelli, dei maledetti ribelli e ora cerchi di depistarmi con falsi appigli. Umana, bleah! Raccontamene un’altra.Mi trascina per un braccio. Crollo al suolo ma lui continua a trascinarmi senza pietà.Lasciami! – urlo aggrappandomi a un mobile, mi tiro su e con la mano libera serrata a pugno glielo sferro contro. Inizio a tirare calci e, non so come, mi ritrovo senza fiato, lanciata contro un muro. Scivolo stordita al suolo, incapace di respirare. La cassa toracica si è incrinata contro i polmoni e fa un male cane.Lasciami andare – rantolo.No, devi dire la verità.È questa – protesto con le poche forze che mi sono rimaste dopo il colpo, strisciando al suolo. Aria, ho bisogno di aria. La lupa dentro di me sa di cosa ho bisogno.Le mani iniziano a cambiare contro la mia volontà, mentre le unghie si aggrappano con forza al parquet. Il respiro diventa affrettato, simile a un rantolo. Cerco di concentrarmi per combattere contro l’essere abominevole che vuole straziarmi per venire fuori. Inizio a canticchiare per bloccare la metamorfosi, ma mi arriva un calcio all’addome e dalle mani la trasformazione sale alle braccia.Ti prego no… – sussurro alzando il volto verso il lycan.Non posso crederci, mi osserva sconvolto, riesco a sentirne lo stupore, lo sento parte di me. Non riesce a credere che non voglio accettare la mia natura, che la ripudio. Sono solo un errore.La lupa che è in me prende il sopravvento e gli spasmi sono strazianti, non riesco a sopportarli. Ogni volta che accade fa male, mi dilania l’anima. Urlo di dolore, di paura e di disgusto mentre i polmoni esplodono contro la cassa toracica.È come morire ogni volta per poi rinascere di nuovo.