Uscito da poco più di un mese per la Mondadori, il romanzo di Daniele Cobianchi che ha come soundtrailer la canzone cantata dalla misteriosa band “Cavalli e Segugi”, il primo esperimento di colonna sonora per un libro. Vi ricorda niente il nome di questa fantomatica band?
Daniele Cobianchi
La Sindrome di Hugh Grant
come gli uomini che fanno fatica a crescere!
Titolo: La Sindrome di Hugh Grant
Autore: Daniele Cobianchi
Edito da: Mondadori
Prezzo: 15.00 €
Uscita: 16 Settembre 2014
Genere: Romanzo
Pagine: 180 pag.
Trama: Thomas Rimini ha studiato alla Bocconi e lavora nel marketing dei sughi pronti. È bello e brillante, ma… ha quarant’anni: non l’età di mezzo, ma l’età dove sei mezzo. Mezzo adulto e mezzo ragazzo, mezzo sognatore e mezzo disilluso, mezzo innamorato e mezzo in attesa di chissà chi. Così, quando la vita gli chiede da che parte intende stare, Thomas non risponde e si rifugia in un eterno presente, sperando con tutto se stesso che sia il modo migliore per cogliere l’onda giusta. Lascia Marcella, che era pronta a sposarlo, si butta nel lavoro, prende una casa in centro, affina tecniche di seduzione da chef e ritrova i vecchi amici: tutti suoi coetanei, ognuno impegnato ad affrontare i propri fallimenti come può. Chi diventa professionista dell’happy hour, chi sogna l’amore e gira sempre con un anello in tasca, chi si ammazza di running fino a diventare pelle e ossa. Non è che Thomas scappi dalle responsabilità: anzi, le brama. È dal compromesso che fugge, dal modello sociale che impone tempi e modi preconfezionati alla sua generazione, cresciuta nel benessere ma spesso incapace di capire cosa vuole. Accade però che la strada scelta da Thomas, quella che sembrava la più facile, improvvisamente s’impenna, e il tracciato inizia ad aggrovigliarsi irrimediabilmente. Solo salendo in moto e puntando verso l’oceano, forse, i pensieri saranno coperti dal rumore del viaggio e sarà più facile ascoltare i battiti del cuore. Con ironia venata di amarezza, ma anche con profonda empatia verso i suoi personaggi, Daniele Cobianchi dà vita a un mondo affollato di volti che ci sembra di conoscere benissimo. Soprattutto, ci racconta con assoluta autenticità l’universo dei “quarantenni disperati”, tra separati, depressi e insoddisfatti cronici: una fotografia fatta con Instagram colorata e accattivante, ma aggiustata con un filtro e in realtà un po’ sbiadita. Ne emerge, a sorpresa, un Hugh Grant uscito dallo schermo, pronto a dire la sua verità. Un uomo in realtà fragile che ha solo la necessità di non tradire se stesso, per guardarsi allo specchio e, anche con la barba lunga e la fedina sentimentale non proprio immacolata, sorridere.