[ SEGNALAZIONE LONGANESI ] : La Quarta Sponda di Sergio Romano - Nuova Edizione Aggiornata

Creato il 14 novembre 2015 da Cristina @LeggereShh
 In questa nuova edizione, Sergio Romano contestualizza la guerra civile libica all'interno delle rivolte arabe iniziate cinque anni fa in Tunisia e in Egitto, sottolineando sia i danni apportati dal miope interventismo francese in Libia sia le troppe indecisioni e contraddizioni dei paesi europei e degli Stati Uniti di fronte ai drammatici sviluppi della crisi siriana.. Una segnalazione che risuona particolarmente attuale se consideriamo le azioni violente perpetrate la scorsa notte nel cuore della capitale francese; portando Parigi ed il mondo intero a chiedersi cosa sia possibile fare, come sia possibile ferma una catena di odio e violenza che potrebbe raggiungere ogni angolo del mondo occidentale. Conoscere a fondo questa realtà credo che sia quantomai essenziale e fondamentale per prendere piena coscienza di come il terrorismo non sia affatto lontano da noi, ma che, al contrario, possa facilmente colpire i punti più profondi e sensibili del nostro quotidiano. Una partita di calcio. Una cena tra amici. Un concerto. Dove e quando potremmo mai sentirci pienamente al sicuro?Come poter difendersi dall'odio più becero ed inumano, codardo e vile?Una realtà che Sergio Romano analizza sotto molteplici punti di vista attraverso un preciso e testimoniato excursus storico sino alle cronache più recenti.

INFO LIBRO

IN LIBRERIA DAL 13 NOVEMBRE.
Non è certamente un caso, se oggi la Libia è, insieme alla Siria, il Paese più violento e caotico del Mediterraneo. Nella Quarta Sponda, Sergio Romano ne ripercorre la storia e ne illustra i volti. Il primo è quello delle due province ottomane, alla periferia dell'impero, quando l'Italia ne decise la conquista: piccole società ebraiche ed europee nelle due città maggiori, modesti traffici con il Mediterraneo e con l'Africa, tribù combattenti e gelose della loro indipendenza che daranno molto filo da torcere all'amministrazione coloniale italiana. Il secondo è quello della colonia degli anni Venti e Trenta. Nacque allora, soprattutto durante il governatorato di Balbo, una Libia italiana di cui esistono ancora parecchie tracce. Il terzo è quello della Libia post-coloniale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la proclamazione dell'indipendenza: un piccolo regno, una nuova ricchezza rappresentata dal petrolio e dal gas, un'importante comunità italiana e buone relazioni con la vecchia potenza coloniale. Il quarto è quello di Gheddafi, ufficiale nazionalsocialista, spregiudicato, tirannico, divorato da insaziabili ambizioni. Il quinto e ultimo volto è quello incompleto di un Paese che non è ancora riuscito, dopo le rivolte arabe, a trovare un nuovo equilibrio ed è tuttora sconvolto da una sanguinosa guerra civile. Ma è sempre lì, di fronte alle coste italiane, con le sue ricchezze, le sue minacce e il suo carico di immigrati che riversa sulle nostre spiagge: una buona ragione per conoscere meglio la sua storia.
Sergio Romano è stato ambasciatore alla NATO e, dal settembre 1985 al marzo 1989, a Mosca. Ha insegnato a Firenze, Sassari, Pavia, Berkeley, Harvard e, per alcuni anni, all'Università Bocconi di Milano. E' editorialista del Corriere della Sera e Panorama. Tra i suoi ultimi libri pubblicati da Longanesi: Morire di Democrazia, Il Declino dell'Impero Americano e In Lode della Guerra Fredda.

Cristina

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