“Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che quella è la più bella età della vita”, la frase di Paul Nizan è il leitmotiv di “Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano”, romanzo breve che sin dal titolo rende omaggio al capolavoro di Zavattini e De Sica. Apologo sull’adolescenza, romanzo di formazione condotto sul doppio binario della crescita di un ragazzo e della scoperta del mondo da parte di un gabbiano. Molti rimandi con la poesia, consonanze con le tematiche di Baudelaire, il contrasto tra individuo e società che spinge all’isolamento, noia esistenziale da un lato e aspirazioni ideali dall’altro, temi del decadentismo e vocazione pasoliniana alla solitudine. Il tema centrale del racconto è l’adolescenza, narrata con descrizioni poetiche di una città in divenire, scandita da suggestioni, sfumature e sentimenti impalpabili che sottolineano il legame inscindibile con un’infanzia difficile da abbandonare, anche se non manca la voglia di fuggire per fare cose nuove. Racconto simbolico nella parte fantastica, quasi fiabesca, del gabbiano solitario che vive un momento simile all’esistenza di Marco. Fotografie originali di Riccardo Marchionni.
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