Torna la Dunwich! Evvai!!! Continua la serie Once Upon A Steam, si riparte con gli zombie, l'apocalisse e con mondi nuovi completamente da scoprire.
TITOLO: Rosa Meccanica (Once Upon a Steam - Episodio III): Giulia Anna Gallo
GENERE: Fiaba Steampunk
PREZZO: eBook 0,99 €
PAGINE: 90
Presentazione del progetto
Steamwood non è un regno da favola. È immerso nel vapore e le sue esalazioni nascondono le stelle, lasciando intravedere nel cielo soltanto una cupa vastità illuminata da due lune gemelle. In un'ambientazione a tratti vittoriana e a tratti steampunk, si muovono i protagonisti delle novelle della serie, incontrandosi - e scontrandosi - sullo sfondo di un universo in bilico tra l'incanto e una minacciosa profezia circa l'arrivo della Stagione dell'Insomnia. Il Narratante, una figura misteriosa senza volto né voce, farà da collante alle varie storie, manifestandosi in modi sorprendenti. Ogni racconto è la rivisitazione di una fiaba classica, ben conosciuta dai lettori, ma che si rivelerà ai loro occhi con nuove sfumature.
In una terra da favola in cui Bene e Male paiono poli opposti privi di sfumature intermedie, Bestia è sempre stato etichettato al primo sguardo come Cattivo, in parte per via delle sue origini e in parte per via dell'aspetto rozzo e minaccioso. Nessuno considera l'ipotesi che possa decidere di assecondare il suo lato umano e non c'è modo che la brava gente di Steamwood lo tratti come qualcosa di diverso da un mostro. L'unica capace di vedere oltre le apparenze e giudicarlo in base alle sue azioni sembra essere la giovane Bella, la prima fanciulla ad avvicinarglisi senza riserve e a fargli accelerare i battiti del cuore. Peccato che per redimersi agli occhi del mondo non abbia altra scelta se non tradirla.
"Cosa vorresti fare?" le chiese con voce rotta, quasi tremante.
Lei gli rivolse un luminoso sorriso. "Viaggiare, visitare Steamwood, esplorare il mondo e le sue meraviglie." Pareva bastare la sola prospettiva a esaltarla, ma d'un tratto si fece più quieta e arrossì. "Stavo pensando che, ecco, potrei accompagnarti fino al tuo regno per assistere al salvataggio dell'erede al trono", propose timidamente.
Voleva seguirlo, condividere con lui la libertà tanto attesa. Sarebbe stato perfetto se solo fosse esistito un luogo chiamato Metalheart con una principessa in attesa di soccorsi, se le sue convinzioni non fossero state una ragnatela di inganni.
"Sarebbe bello", disse lui con sincerità, disprezzandosi.
Strinse la presa sulla sua mano perché, se fosse dovuto finire all'inferno, tanto valeva meritarlo ampiamente, approfittare di quel momento, di quella ragazza, anche se si sentiva contorcere le viscere all'idea di ferirla. Voleva imprimersi nella memoria il suo sguardo sognante e pieno di fiducia, prima che scoprisse di avere a fianco il vero mostro.
TITOLO: Carnacki - Il Cacciatore di Fantasmi Vol. III: William H. Hodgson
GENERE: Horror
PREZZO: eBook 0,99 €
PAGINE: 92
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William Hope Hodgson, scrittore britannico e maestro dell'horror, fu uno degli autori preferiti di H. P. Lovecraft, che si ispirò al suo capolavoro, La Casa sull'Abisso, per ideare il ciclo di Cthulhu. I racconti di Hodgson, qui ritradotti, sono incentrati sulla figura di Carnacki, cacciatore di fantasmi e indagatore del sovrannaturale. In ogni storia il protagonista vi trasporterà nelle atmosfere cupe e terrificanti che hanno segnato la storia della letteratura di genere. Attraverso l'uso di strumentazioni speciali da lui create, quali il celebre Pentacolo Elettrico, Carnacki riuscirà a risolvere i difficili casi di manifestazioni ultraterrene che è chiamato a indagare.
"Io ho letto e, nella lettura, ho sollevato il sipario dell'Impossibile che acceca la mente e ho guardato dentro l'Ignoto." (William H. Hodgson)
Portai gli auricolari alle orecchie e subito capii di essere davvero riuscito a registrare quello che Bains udiva nel sonno. In realtà, stavo ascoltando mentalmente attraverso gli sforzi della sua memoria. Sentivo, deboli e lontani, quelli che sembravano strilli e grugniti di innumerevoli maiali. Era straordinario e allo stesso tempo tremendamente orribile e spaventoso. Mi atterriva e sentivo di essere giunto inaspettatamente troppo vicino a qualcosa di ripugnante e pericoloso. Era un'impressione talmente forte che tolsi gli auricolari dalle orecchie e per un attimo rimasi a fissare la stanza, cercando di calmarmi.
La camera appariva strana e sfocata nel tenue bagliore proveniente dai cerchi e avevo l'impressione che un alone di mostruosità fosse nell'aria intorno a me. Ricordai ciò che Bains mi aveva raccontato della sensazione che provava ogniqualvolta usciva da quel luogo, come se un'atmosfera spaventosa lo seguisse e invadesse la sua stanza. Ora lo comprendevo perfettamente, tanto che, nella mia mente, usavo quasi le sue stesse frasi per spiegare a me stesso quello che provavo.
Voltandomi per parlare con lui, vidi che c'era qualcosa di strano al centro della difesa.
strano al centro della difesa.
TITOLO: Nyctophobia - Mondo Senza Luce: Carlo Vicenzi
GENERE: Distopico
PREZZO: eBook 2,99 €
PAGINE: 250
Le porte della città si sono chiuse alle spalle di Eliana, sul suo capo una sentenza di esilio che ha lo stesso sapore di una condanna a morte.
Nessuna luce. Il Buio ha nascosto il sole agli occhi degli uomini e ora il mondo è immerso nell'oscurità. In un futuro distopico gli esseri umani si sono rinchiusi nelle città, dove possono tenere a bada le Tenebre con il fuoco e l'elettricità. Ma l'ignoto ha sempre esercitato un ambiguo fascino sull'uomo e l'Oscurità sembra diffondere un irresistibile richiamo per coloro che le prestano orecchio. Gli sguardi si rivolgono all'esterno, là dove il Buio ha nascosto il mondo e lo ha plasmato a sua immagine: esseri privi di occhi strisciano dove la luce non arriva, creature sconosciute pronte a ghermire chiunque sia abbastanza pazzo da allontanarsi dalle zone illuminate.
Come può Eliana sopravvivere in quella nera realtà dove lo spegnersi della fiaccola significa morte certa? E, soprattutto, saprà resistere alla tentazione del Buio?
"L'Oscurità c'è sempre stata. Ma era confinata negli angoli delle nostre case, dove non guardavamo mai. Dietro i mobili, nei pozzi abbandonati. Era sempre con noi, ma facevamo finta di non vederla. In fondo, perché no? Avevamo tutta la luce che volevamo. Poi, un giorno, il Buio ha deciso di uscire dai suoi nascondigli lontano dagli sguardi degli uomini. E di scolpire il mondo a sua immagine."
In un mondo devastato da un'apocalisse zombie, quattro diversi tipi di morti viventi costringono l'umanità a dividersi in altrettante fazioni. Nomadi, religiosi, reietti e militari si contenderanno ciò che resta del mondo che conosciamo cercando di sopravvivere a zombie vaganti, posseduti, mutanti e infetti. Antonio Amodeo, Daniele Picciuti, Alexia Bianchini, Mala Spina, Marco Roncaccia, Fabio Ghioni e Samuele Fabbrizzi creano una raccolta di racconti ambientata in un universo che cerca di mettere d'accordo tutti gli appassionati della letteratura Z. Zomb Saga si avvale inoltre della collaborazione di Federico "Videodrome" Frusciante che non manca di deliziare i fan del grande schermo con un breve saggio riguardante il cinema e i morti viventi.
(David Moody, autore delle serie Autumn e Hater)
Dieci anni fa l'umanità ha perso la guerra per la sopravvivenza.
Ora zombie intelligenti governano la Terra. I sopravvissuti vivono in un mondo pericoloso sull'orlo dell'estinzione e nutrono i non morti con la carne di persone clonate: il tankbread.
Un fuorilegge deve intraprendere un viaggio nelle terre desolate dell'Australia, facendosi strada nel cuore dell'apocalisse alla disperata ricerca di un modo per salvare gli ultimi esseri umani e distruggere la minaccia dei non morti.
La sua unica compagna è una ragazza con un segreto straordinario. Il suo nome è Else. Ed è tankbread.
"Dobbiamo tenere gli esemplari clonati sedati, altrimenti potrebbero mettersi in pericolo. Senza cure, soffrono di psicosi, crolli mentali, comportamento auto distruttivo. Tendono ad aggredirsi l'un l'altro."
La camera era calda e debolmente illuminata. Persone nude erano sdraiate su dei ripiani. Lenzuola di plastica coprivano i dettagli delle fattezze, ma era evidente che la sala pulsasse di vita.
"Sono senza cervello, lo sanno tutti", replicai. "Si spostano solo quando vengono mossi. Sono come bambole: non parlano, non provano nulla e, poco ma sicuro, non danno di matto."
"L'unico modo per portare un clone vitale alla piena maturità sistemica è permettergli di svilupparsi del tutto. L'organismo umano è una cosa complessa. Non possiamo ritardare lo sviluppo del cervello senza rischiare di compromettere il resto del sistema."
"Allora... state allevando persone vere per gli evol?"
"Solo quando sono pronti... quando sono pienamente sviluppati, allora neutralizziamo le funzioni più elevate. Una lobotomia selettiva, se vuoi. Riducendoli a quei manichini senza cervello che vedi nelle zone controllate dagli evol."
"Voi... cazzo, non potete." Stavo lottando con quello che mi aveva appena detto, con quello che avevo visto.
Haumann mi guardava con calma, lasciando che digerissi tutto. Lasciando che infilassi le dita nella presa elettrica di quella atrocità.
"Voi non siete meglio di loro. Non siete meglio dei morti viventi", dissi quando finalmente riuscii a dare voce al mio disgusto.
"Forse. Ma cosa avremmo potuto fare? Che alternativa c'era?"