SEGNALAZIONEKamen n. 44

Da Ennioabate

Kamen’
Rivista di poesia e filosofia
V.le Veneto 23 – 26845 Codogno (LO)
Tel. 0377 – 30709
Ed. Vicolo del Pavone
Piacenza

C O M U N I C A T O S T A M P A

Codogno, 1 Gennaio 2014

È stato pubblicato in questi giorni il quarantacinquesimo numero (n. 44, Gennaio 2014), della rivista di poesia e filosofia Kamen’ con le sezioni di Stilistica, di Poesia e di Filosofia.

La sezione di Stilistica a cura di Margherita De Michiel e Stefania Sini prosegue la traduzione degli scritti di Grigorij Osipovic Vinokur. Del grande studioso russo sono tradotti da Cultura della lingua: “La pratica linguistica dei futuristi”.

Grigorij Osipovic Vinokur nasce a Varsavia nel 1896 e giunge a Mosca nel 1904 dove studia lingua al ginnasio Strachov. Nel 1916 si iscrive alla Facoltà di filologia. Il suo maestro Dmitrij Nikolaevic Ušakov lo introduce sin dal primo anno nella Commissione dialettologica moscovita (Moskovkaja dialektologicesjkaja kommissija). Altri suoi maestri sono Michail Nikolaevic Peterson, Vjaceslav Nikolaevic Šcepkin, Michail Michajlovic Pokrovskij. Durante gli anni universitari si occupa quasi esclusivamente di linguistica. Di letteratura si interessa frequentando il Moskovskij Lingvisticeskij Kružok (MLK: Circolo Linguistico di Mosca), gruppo studentesco di cui fanno parte Roman Jakobson, Petr Bogatyrëv, Boris Tomaševskij Pavel Sakulin e altri. Ne diviene presidente negli anni 1922-23. In questi anni conosce i poeti e teorici del Futurismo: David Burljuk, Velemir Chlebnikov, Vasilij Kamenskij, Nikolaj Aseev e soprattutto Vladimir Majakovskij. Collabora al LEF (Levyj Front Isskustv, Fronte di sinistra delle arti, fondato da Majakovskij e sodali, attivo a Mosca dal 1922 al 1929). Il suo primo lavoro pubblicato è dedicato al poema Oblako v štanach (La nuvola in calzoni) di Majakovskij (1915). Alla poesia del grande poeta futurista Vinokur dedicherà trent’anni dopo il volume Majakovskij – novator jazyka (Majakovskij novatore della lingua), Moskva, Sovetskij Pisatel’, 1943. Dal 1924 comincia a prendere parte ai lavori della Gachn (Gosudarstvennaja Akademija Chudožestvennych Nauk: Accademia Statale di Scienze artistiche) nelle cui collane pubblica nel 1927 Biografija i kul’tura. Accoglie con convinzione via via più risoluta la lezione del filosofo Gustav Špet e giunge così all’inevitabile rottura con il LEF e con il metodo formale, che egli non esita a tacciare rispettivamente di nichilismo e di fragilità e arretratezza teorica. Dagli anni Trenta insegna a Mosca presso l’Istituto Pedagogico, l’Istituto di Storia, Filosofia e Letteratura e all’Università. È membro della Commissione dell’edizione delle opere di Puškin per l’Accademia delle Scienze. Lavora al Dizionario della lingua russa dell’Accademia delle Scienze, poi pubblicato due anni dopo la sua morte nel 1949 a cura di Sergej Petrovic Obnorskij, al Tolkovvyj slovar’ russkogo jazyka a cura di D.N. Ušakov, e al dizionario della vita di Puškin.

La sezione di Poesia è dedicata al poeta di lingua inglese Darko Suvin, a cura di Furio Detti e dell’autore, la traduzione di You, Giacomo Leopardi. Segue il saggio di Daniela Marcheschi, La «colomba di un Diluvio diverso»: leggendo Darko Suvin.

Darko R. Suvin è nato nel 1930 a Zagabria in Jugoslavia, e ha insegnato alle Università di Zagabria e del Massachusetts e, dal 1968 al 1999, alla McGill University, occupando la cattedra di Letteratura Inglese e Comparata.
Poeta, scrittore, critico e teorico letterario e teatrale, studioso di drammaturgia e letteratura giapponese, è stato vicepresidente della International Brecht Society ed è uno dei massimi studiosi della letteratura di fantascienza. Nel 1979 ha ricevuto il Pilgrim Award dalla Science Fiction Research Association; e per il triennio 1997-2000 un altro prestigioso Award dalla Fondazione Humboldt (Germania). Ha scritto diciassette importanti volumi fra cui Metamorphoses of Science Fiction (1979), To Brecht and Beyond (1984), Lessons of Japan (1996), Defined by a Hollow: Essays On Utopia, Science Fiction, and Political Epistemology (2010); e due libri di poesia. La produttività dei suoi importanti studi è mostrata anche dall’altissimo numero di citazioni in Arts & Humanities Citation Index 1975-1998. Da segnalare infine Darko Suvin: A Life in Letters, Ed. P. Wegner, Vashon Island, WA, Paradoxa, 2011.

La rivista si chiude con la sezione di Filosofia. Alla nota introduttiva di Daniela Marcheschi, fa seguito la nona selezione di materiali dedicati agli Scritti sull’Umorismo dal 1860 al 1930. Dal volume sul Comico (1913) di Giulio Augusto Levi, son tratti: Esame critico di alcune teorie del Comico più note. Capitolo IV. La teoria di Freud. Teorie che definiscono il Comico come un rapporto tra il fatto e il pensiero

Kamen’ n. 44 – Gennaio 2014
pp. 96 – € 10,00
Editrice Vicolo del Pavone


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