Traduzione dall’inglese di Marina Bonetti
560 pagine
euro 9,00
EAN 9788865590812
Edizione originale Neri Pozza
In una gelida mattina del 1952 a New York, Caroline Bender, completo grigio di tweed, borsetta di cuoio con miseri cinque dollari all’interno, varca la soglia della casa editrice Fabian – cinque piani ad aria condizionata, poltrone di cuoio e interni dalle geometrie déco – per il suo primo giorno di lavoro. Nella casa editrice, altre due ragazze condividono con lei l’emozione del debutto: April Morrison, una texana col viso così bello da togliere il respiro, e Gregg Adams, una bocca che fa sembrare peccaminoso persino fumare una sigaretta. Tra dirigenti sadici e feroci e colleghi ambiziosi e affascinanti, le tre ragazze svolgono con distratta grazia il loro lavoro, sognando di conquistare tutto quello che ogni giovane donna può desiderare, all’alba degli anni Cinquanta, a New York: the best of everything, il meglio della vita, il meglio di ogni cosa.
«Un classico nel suo genere. Dialoghi reali, personaggi reali. Le ragazze in carriera di ogni epoca non possono non riconoscersi».
Saturday Review
Rona Jaffe (1931-2005) ha scritto numerosi libri di successo, quali Class Reunion, Family Secrets, The Last Chance, Mr. Right Is Dead. Il meglio della vita è l’opera che le ha dato la fama, con milioni di copie vendute e una fortunata trasposizione cinematografica con Joan Crawford, Suzy Parker e Hope Lange.
Privata della propria libertà, spedita in un convento, schiave di un epoca timorata del Dio sbagliato (il potere) ecco la storia di Serafina.
448 pagine
euro 9,00
EAN 9788865590836
Edizione originale Neri Pozza
Nel 1570, al Santa Caterina, uno dei conventi più rinomati di Ferrara, fa il suo ingresso Serafina, un’avvenente ragazza che appartiene a un’illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare al monastero la sua figlia «illibata, nutrita dall’amor di Dio e con una voce da usignolo». In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell’Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte così dispendiose da costringere l’aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. Tra le mura di quell’insigne convento che, con le elargizioni di ricche famiglie, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, postulanti, convittrici e converse, l’arrivo di Serafina getto lo scompiglio e appicca un fuoco che minaccia di inghiottirle.
Sarah Dunant è l’autrice di The Birth of Venus e The Company of the Courtesan, due romanzi storici ambientati rispettivamente nella Firenze dei Medici del 1490 e a Roma e Venezia tra il 1527 e il 1530. Con Le notti al Santa Caterina completa il suo ciclo narrativo dedicato a un secolo della storia d’Italia. Sarah Dunant ha studiato a Cambridge, ha lavorato a lungo per la BBC, insegna Storia del Rinascimento e vive tra Londra e Firenze.