In libreria dal 10 febbraio 2014
Cosa c’entrano le stragi di stato e l’eversione di destra con l’ascesa di un giovane mafioso sicilianoassetato di denaro e di potere? E perché è proprio un 'picciotto' a portare a Bologna l'esplosivo che
alla stazione farà 85 morti? Partendo dai destini incrociati di un manipolo di personaggi di fantasia,
sempre sul confine che divide la realtà dalla finizione letteraria, il romanzo di Mimmo e Nicola
Rafele racconta alcuni dei punti nevralgici della storia italiana degli ultimi trent’anni: dalla bomba di
Bologna al ferimento di Papa Wojtila, dalla follia stragista dei Corleonesi alla trattativa Stato-mafia,
fino agli attentati sul continente del biennio 1992/93.Temi di incredibile attualità, a leggere la
cronaca recente: le dichiarazioni dei pentiti al processo di Palermo, le minacce al pm Nino Di
Matteo, la scoperta che Totò Riina continua a comandare dal carcere...
« E se fosse andata veramente così? In unpaese senza memoria, soltanto unromanzo può osare la verità. »Giancarlo De CataldoStazione di Bologna, 2 agosto 1980. Sono passati più di trent'anni da quella strage e ancora non se ne conoscono i mandanti. Parte proprio da qui questo romanzo che è un tentativo di risarcimento storico e generazionale, la risposta che un padre e un figlio hanno voluto dare al loro bisogno di verità. La trama intreccia due vicende: da un lato l’ascesa al potere di Matteo Sabato, personaggio possente, privo di scrupoli, un mafioso di nuova generazione, un Vito Corleone dei nostri tempi senza il codice d’onore dei corleonesi. Dall’altro lato la ricerca di verità di un magistrato che nella strage ha perso la donna che amava. Gli autori sono bravissimi a intrecciare questi due filoni narrativi con la storia italiana degli ultimi trent'anni e a imbastire un trascinante romanzo sulla sanguinaria passione del potere.
Mimmo Rafele e Nicola Rafele, padre e figlio, sono entrambi sceneggiatori. Mimmo ha esordito come scrittore con ‘La forma della paura’, firmato con Giancarlo De Cataldo. Nicola ha pubblicato il suo primo libro a 15 anni:‘Infatti Purtroppo. Diario di un quindicenne perplesso’.