“La mafia a Bergamo è molto più presente di quanto sembra. In particolare quella cinese e la camorra, almeno qui in città. Peccato che nessuno, se non un povero coglione di sovrintendente della volante se ne stia accorgendo. Il resto dorme. Anche i salottieri che a parole sostengono Pino Maniaci e che si riempiono la bocca con la parola legalità, ma poi sono i primi a dare addosso ai servitori dello Stato. “
Giovanni Colombi
Innanzitutto, ringrazio Giovanni, che come suo solito, ci ha messo la faccia per dire quello che pensa. Secondariamente, mi fa specie leggere le parole di un poliziotto come me che dà la sensazione di sentirsi solo nel rendersi conto di quanto sia dilagante il fenomeno mafioso nell’indifferenza generale. Lui parla della realtà di Bergamo ma potrebbe essere Cremona o Milano o Verona o Cuneo o Bologna o Vicenza o La Spezia o Arezzo, che nulla cambierebbe.
Allora, l’idea di oggi è questa.
Ognuno di noi, provi a pensare a delle situazioni anomale, in cui si percepisce puzza di mafia, della delinquenza inquinante, dei giochi di potere. Qualunque cosa può venire in mente. Partendo da ciò che si vede sotto casa aprendo al finestra sino a dove si desidera, e poi lo scriva qui, in un post oppure via mail (mauri.29@email.it). Lo publicheremo in questo sito, a mo’ di testimonianza autentica, per renderlo motivo di dibattito e spunto di rifglessione.
L’importante è mettere la città o la zona di riferimento e brevemente il fatto o la circostanza che si intende riferire. La segnalazione potrà essere firmata o anonima.
Inizio io.
Città: Bergamo.
Segnalazione: Anomala apertura di nuovi esercizi commerciali a seguito di chiusura di altri. Senza generalizzare, si sa che in tempi di crisi, l’unica industria che non ne risente è quella mafiosa. Questa è la sensazione che percepisco.
Adesso tocca a voi. Buona scrittura.