Dopo averla scoperta con “Acque, torbidi segreti”, Butterfly edizioni, oggi si conferma con un nuovo romanzo pubblicato in self.
Di chi stiamo parlando?
Nata nel 1973 a Pavia, Laura Clerici si è diplomata al liceo linguistico; da allora si è catapultata nel mondo del lavoro scegliendo il settore del Turismo. Dal 2002 gestisce una propria agenzia di viaggi. Ama la letteratura, la musica, le arti in genere, adora gli animali, la natura e ovviamente i viaggi. Canta nel coro della chiesa da quando aveva otto anni.
“Acque – torbidi segreti” edito da Butterfly Edizioni nel 2014 è stato il suo romanzo d’esordio.
Ma scopriamo insieme il suo nuovo romanzo che potete acquistare QUI
La vita non è stata buona con Celeste. Drammi e tragedie si sono succeduti nella sua giovinezza e lei vorrebbe
Davanti all’uscio della mia stanza, sul pavimento, c’era una rosa rossa. L’aria frizzante che entrava dalle fessure di una finestra chiusa maldestramente portò il suo odore verso di me. Era stata appena recisa, i petali erano di una bellezza struggente e surreale. Una dichiarazione d’amore, una richiesta di perdono, un complimento… I significati più positivi e le emozioni legate a quel fiore mi stordivano e spaventavano al tempo stesso.
Qualcuno stava cercando di farmi impazzire, e al momento stava riuscendo a vincere drasticamente quella sua macabra partita.
Il soffio del vento arriva a scuoterti improvviso e beffardo, come il segreto appena celato di una leggenda sussurrata all’orecchio o una frase scritta, indelebile, su una pergamena
antica con caratteri rotondi ed eleganti. Il soffio del vento può addirittura diventare fuoco sulla pelle e segnarti per tutta la vita.
Parla di leggende e lo fa dapprima in modo lieve, accarezzandoti come un amante paziente… cresce fino a pretendere da te sempre un po’ di più e diventa così fautore e regista delle tue follie, delle tue fughe, della tua voglia di invertire la rotta della vita, proprio come fa lui, il vento. All’improvviso…
I colori del tramonto erano talmente vividi da sembrare dipinti nel cielo, lasciati fuoriuscire da tubetti aperti di tempera: rosso, giallo, oro, un cielo striato da nuvole e colori, una tavolozza impazzita come i miei stai d’animo. Il tutto si raddoppiava all’orizzonte, dove gli stagni di acqua dolce e il loro alone soffuso di tranquillità si dipingevano gradualmente di toni infuocati, scuotendo animi e cuori, sollevando e agitando sensazioni.
Articolo a cura di Laura Bellini