Si parte cioè dalle direttive comunitarie sulle professioni e sui servizi che, nel tentativo di uniformare ventisette ordinamenti differenti hanno dettato norme cogenti e forti cui il legislatore italiano si è dovuto attenere.
Il volume richiama anche le interpretazioni più recenti della giurisprudenza e della prassi amministrativa sulla nostra professione, andando ad analizzare punti nevralgici, come quello del procacciatore d’affari o delle misure disciplinari in caso di abusivismo o di sleale concorrenza.
L’aspetto più rilevante del volume è aver contestualizzato il decreto ministeriale di riforma, non solo nella disciplina giuridica generale, ma anche nel suo inquadramento pratico, negli adempimenti che di qui a qualche mese saremo chiamati a svolgere, nel significato di quelle scelte a garanzia della professione e della nostra clientela, che questa Associazione ha voluto che il legislatore delegato inserisse nel decreto ministeriale. Al di là della ricostruzione giuridica del fenomeno, appaiono apprezzabili, dunque, anche i suggerimenti dati al mediatore ed al futuro mediatore per orientarsi in questo primo periodo di applicazione della nuova disciplina, per districarsi nella giungla delle nuove procedure e della modulistica telematica.